venerdì 31 gennaio 2014

(479) MERGANI: OCCHI APERTI, LADRI... IN AZIONE!

La Banda Bassotti: gli unici ladri che ci sono... simpatici'!


Nel mese di gennaio, ad Angeli di Mergo, si sono verificati almeno 2 tentativi di furto in abitazione. 

Il primo, disgraziatamente, è andato a segno ed ha avuto per vittima una signora recentemente rimasta vedova, cui sono stati rubati soldi, in parte frutto di una colletta, necessari a far fronte alle spese funerarie.
Il secondo, per fortuna, è stato sventato grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri che, allertati dal primo evento, avevano rafforzato la presenza sul territorio e, a quanto ho capito da 'vox populi', insospettiti da alcune circostanze, avrebbero prima messo in fuga i malviventi e poi sequestrato un auto con refurtiva a bordo.
Non sono in grado di riferire altri dettagli, anche perché (lo confesso) da un po’ di tempo in qua i giornali locali mi annoiano un po’ e preferisco la stampa nazionale.

Tuttavia, resta il nodo di fondo: i furti aumentano un po’ in tutta Italia ed aumentano, in particolare, quelli perpetrati all’interno delle abitazioni, che immagino siano i più odiosi: la violazione della propria abitazione, l’asportazione di qualche spiccio, di piccoli oggetti o piccoli gioielli che hanno spesso un valore più affettivo che altro, è un fatto che incide sul senso di sicurezza, che ognuno aspira ad avere almeno all’interno delle mura di casa.

Dunque, mettiamocelo bene in testa, non è più tempo di uscire di casa senza adottare qualche misura prudenziale, specie da parte degli anziani (finestre e portoncini chiusi, aprire solo a chi si conosce, ecc.) nè è tempo di lasciare borse e oggetti di valore in bella vista dentro l'auto parcheggiata. Per non parlare della famosa "chiave lasciata sulla toppa di casa", che è già da tanto tempo che non va più di moda!

In verità, l’auto dei Carabinieri e della Polizia di Stato si sta vedendo un po’ di più per le strade del Paese. E non solo quando la Presidente Boldrini torna a Mergo. Bene. Questo ci rassicura un po' tutti, penso.

Ma la collaborazione dei Cittadini può essere sempre di grande aiuto. 
Non penso certo a trasformarci in Sceriffi fuori ordinanza, Vigilantes o Giustizieri della Notte. No. 
Basta avere “occhi aperti” a ogni movimento o persona “strani” e telefonino a portata di mano: per il 112 (Carabinieri) o il 113 (Polizia di Stato) la chiamata è gratis e dopo ci pensano loro, che sanno come fare…

Certo, anche qualche telecamera (di quelle vere, però…) in qualche punto strategico del territorio, non guasterebbe, come accade già nell'Unione dei Comuni della Media Vallesina (ma non a Mergo). 
Ma questo sarà ormai compito della nuova Amministrazione. Quella “vecchia”, di questi tempi, pare che abbia altre “gatte da pelare…”

(478) "DEBITO FUORI BILANCIO": QUI FINISCE (per ora) L'AVVENTURA... (8° puntata - FINE)



Il Consiglio comunale del 29 novembre 2013 si concluse con 2 punti fermi:
-         la “presa d’atto” che “il debito c’è”, ma è “da quantificare nel limite massimo di 10.400 €”;
-         la istituzione di una Commissione, chiesta dall’Opposizione, composta dai Capigruppo e dal Vicesindaco, “per fare chiarezza”.
Nei primi giorni di dicembre, come sapete, scoppia il “giallo” della “cartella sottratta da ignoti” dall’Ufficio della Segretaria comunale e poi ritrovata in un ufficio diverso; non si è mai saputo da “chi” e “perché”...

Passano i giorni e le settimane, nessuno convoca la Commissione, affiora il dubbio che la sua istituzione sia stata una “furbata” per guadagnar tempo. Il 13 dicembre Dante Stopponi scrive al vicesindaco Costantini, esprime “forte preoccupazione” e ne chiede il sollecito insediamento con “adeguata assistenza tecnico-giuridica” (Segretaria comunale, Ragioniera, Capo Ufficio Tecnico).

Intanto, il Capo Area Tecnica comunale, geom. Cuicchi, ribadisce e puntualizza le critiche all’operato dei Progettisti esterni. Il Direttore dei Lavori, arch. Bartocci, non avrebbe mai presentato contabilità, né certificato di fine lavori, né quelli di regolare esecuzione, di agibilità e di conformità per la SCIA del 20 giugno 2012; il p.i. Sartarelli (impianto elettrico) non avrebbe presentato alcun computo metrico, né documentazione fotografica, né certificato di regolare esecuzione, ecc.

Per il 21, a ridosso ormai del Natale, il sindaco convoca la Commissione. E’ un sabato, giorno “non lavorativo” né per la Dr.ssa Romaldi, Segretaria comunale, né per il geom. Cuicchi: coincidenza, incidente, scelta voluta? Fate voi… Nel frattempo invita l’arch. Bartocci “a relazionare compiutamente, con riferimento ai maggiori costi dei lavori eseguiti” quasi 1 anno e mezzo prima. “Meglio tardi che mai”…!

L’insediamento della Commissione, seppur tardivo, ha comunque 2 pregi.
Il primo è quello di far conoscere ai Capigruppo una nota del giorno prima (20 dicembre) con cui il p.i. Sartarelli “su specifica richiesta del sindaco… relaziona sulla spesa che il Comune dovrà sostenere per il rifacimento dell’impianto elettrico…”, con tanto di “computo metrico”. Notare il verbo declinato al futuro, come se fossimo a giugno 2012 e non a dicembre 2013... !!!
Il secondo pregio è che la Commissione ascolta l’arch. Bartocci che presenta nuovi Chiarimenti e, soprattutto, un nuovo “Quadro Economico di Variante”, diverso da quello presentato 1 mese prima, che evidenzia le variazioni di spesa per le singole lavorazioni.
Si apprende così che le opere murarie sono passate da 4.893 a 7.019 € (+ 43 %), l’impianto idraulico da 1.815 a 4.739 € (+ 161 %), le opere di finitura da 4.235 a 8.058 € (+ 90 %), solo la pulizia pavimenti è stabile sui 4.000 € iniziali.
Un discorso a parte va fatto per l’impianto elettrico, la cui spesa passerebbe da 2.057 a 8.689 € (+ 322%). Secondo i calcoli del p.i. Sartarelli, invece, sarebbe di 10.743,22 €, e per giunta “Iva esclusa”, calcolando la quale si arriva a circa 13.000 €, con un aumento davvero “astronomico” di oltre il 500% !!!
Un aspetto che la Commissione avrebbe ben potuto (e dovuto) chiarire perché incide direttamente sull’ammontare effettivo del “debito fuori bilancio”.
Ma c'è una “buona notizia”: 1.210 € di lavori di “migliorie e potenziamento dell’impianto elettrico”, prima addebitati al Comune, vengono ora accollati alla affittuaria Sig.ra R. Gambini, in quanto di sua competenza; così, le pendenze ancora da liquidare dal Comune scenderebbero da 10.400 a 9.189,89 € , che il Vicesindaco-assessore ai lavori pubblici si affretta a indicare come il “debito fuori bilancio” vero, ufficiale e definitivo (ma ci si permetta di dubitare… e non solo per i diversi conteggi relativi all’impianto elettrico).

Per il resto, la Commissione è un bluff.
Non le si dà tempo di ascoltare nessuno (innanzitutto l’assessore al bilancio, Dr. Cinti, e il sindaco, ma anche l’ing. Vitali e il Dr. Zammarano, rispettivamente Capo Area Tecnica e Segretario comunale, all’epoca dei fatti), non accerta nulla, non conclude niente.
Deve solo “prendere atto” delle nuove (tardive e, in parte, contraddittorie) documentazioni presentate da Tecnici esterni. Al “prendere o lasciare” i capigruppo di Opposizione, Stopponi e Martina Corinaldesi, non ci stanno e subordinano la firma del verbale alla accettazione di una nota piena di rilievi e critiche, che l’Amministrazione, però, rigetterà.

Il 30 dicembre, antivigilia di Capodanno, è convocato il Consiglio comunale, caso senza precedenti nella storia recente di Mergo, per deliberare sul “debito”.
La seduta è tesa. L’Opposizione è all’attacco su tutta la linea. Presenta una documentata Relazione (da cui si è preso spunto per queste puntate) di cui viene consentita la lettura solo in minima parte (ma che si chiede venga allegata alla delibera).
Alla fine la delibera presa dalla maggioranza, col voto contrario dell’Opposizione, si rivela un nuovo vero pasticcio perché “non delibera” espressamente il “debito” e la sua quantificazione appare ottimistica
Insomma, se rispetto alla spesa inizialmente prevista di 18.250 € (17.000 di lavori e 1.250 di spese tecniche), si è arrivati ai circa 36.000 € dichiarati dall’arch. Bartocci (ma resta da chiarire il differente conteggio, 4.300 € circa, dell’impianto elettrico…) a quanto ammonta davvero il “debito fuori bilancio”? A 9.189,89 € solo?
 
E a quanto ammonteranno, complessivamente, il costi dell'operazione "cambio gestore del ristorante"? 
La parola “fine” su questa story, che non ha precedenti nella Storia di Mergo, non è stata ancora scritta. Dopo il vaglio della Magistratura Civile, ci sarà quello della Magistratura Contabile (la Corte dei Conti), ma soprattutto ci sarà il Giudizio dei Cittadini di Mergo: le elezioni amministrative (il 25 maggio) ormai sono vicinissime.

“Ciò di cui parliamo stasera non è solo la storia di un banale “debito fuori bilancio” (…) ma è l’atto finale, e a suo modo coerente, di una esperienza amministrativa che si è svolta all’insegna del pressappochismo e della superficialità, di una visione parziale e angusta, povera di risultati positivi per Mergo…”: così inizia la Relazione presentata dai 4 Consiglieri di Opposizione (Dante Stopponi, Martina Corinaldesi, Lorena A. Barbaresi e Flavio Vai: PD e Rinnovamento, insieme!) nel Consiglio comunale del 30 dicembre. Come dare loro torto?

PS: nella stessa seduta del 30 dicembre, l’Amministrazione comunale e la sua maggioranza hanno deliberato anche il recesso unilaterale dalla convenzione per il Servizio di Segreteria comunale.  In pratica, è il “ben servito” dato alla Segretaria comunale, Dr.ssa M. Fiorenza Romaldi.
Il geometra Piero Cuicchi, invece, dipendente del Comune di Serra San Quirico, se ne è andato con le sue gambe. Scaduta la convenzione a fine anno, pare non abbia voluto saperne di proroghe.

sabato 25 gennaio 2014

(477) IL "DEBITO" APPRODA IN CONSIGLIO - L'arch. Bartocci porta i conti, ma per fortuna che Piero c'è... (7° puntata)



Le giornate dal 20 al 22 novembre scorsi, il “caso” del debito fuori bilancio comincia ad emergere in tutta la sua crudezza e sfiora il “caos”.

Il primo a lanciare l’allarme, il 20 novembre, è il Revisore contabile, Dr. Grassetti: “sono venuto a conoscenza di un caso di debito fuori bilancio… vorrei chiarimenti in merito…” scrive di buon’ora (h. 8.48) a Sindaco e Giunta. Alle 12.57 la Ragioniera commenta: a lei, fino a quel momento, “non sono pervenute segnalazioni” da parte dei Responsabili delle Aree interne all’Amministrazione.

Poi avviene un fatto apparentemente strano. Nella ormai famosa “Relazione dei Consiglieri di minoranza” si legge: “Datata 11 novembre, ma assunta al protocollo… il 21 novembre, l’arch. Bartocci invia in Comune una nota titolata “Chiarimenti in merito ai lavori di manutenzione straordinaria del ristorante “ex Merlo Nero”.
Cosa c’era da chiarire quasi 16 mesi dopo la conclusione dei lavori?”, si domandano i 4 Consiglieri di PD e Rinnovamento. E, soprattutto, verrebbe da dire: “chi gliela chiesta?”.

Nella sua nota, l’arch. Bartocci, già Direttore di quei Lavori da tempo conclusi, conferma che “durante l’esecuzione dei lavori, è stata riscontrata la necessità di effettuare altre opere aggiuntive rispetto al progetto iniziale” già “concordate con l’amministrazione comunale…”. Quanto alla “rendicontazione totale (già eseguita) e il certificato di fine lavori (già redatto”, saranno trasmessi al Comune… quando gli saranno richiesti.

Dunque – nota la Relazione dei Consiglieri di minoranza – 16 mesi dopo la conclusione dei lavori, “mancano ancora al Comune atti tecnici fondamentali quali la ‘Rendicontazione finale’ e il ‘Certificato di fine lavori’” e, nonostante ciò, l’architetto è stato “liquidato delle sue spettanze!”.
Inoltre, le “altre opere aggiuntive” si sono tradotte in tempestive “perizie di variante”, tecniche e finanziarie, con la dovuta e preventiva autorizzazione dei ‘costi aggiuntivi’? E se no, come pare, perché? A chi debbono risalire le responsabilità? Ma ormai i problemi sono altri…

Non si è ancora asciugato l’inchiostro del protocollo sulla nota dell’arch. Bartocci che la Segretaria Comunale, dr.ssa Romaldi, invia la richiesta di consegnare la rendicontazione dei lavori eseguiti, “documento indispensabile al fine di un eventuale riconoscimento del debito fuori bilancio”!
L’architetto risponde all’istante. Invia una ‘Relazione Tecnica di Variante’ con allegato un ‘Quadro Economico di Variante’. Alla buon’ora, dunque…!
Dopo quasi 1 anno e mezzo dalla conclusione dei lavori, si apprende ufficialmente che, rispetto al preventivo iniziale, contenuto nella sua SCIA e poi travasato nella delibera di Giunta del 20 giugno, l’importo dei lavori eseguiti è passato da 17.000 a 33.717 € (+ 98,3%) e se si calcolano le spese tecniche e di progettazione si arriva a 37.196 € (+ 118,8%). Di questa ultima cifra 26.796 € si dicono “liquidati” e 10.400 € “da liquidare”.
Immediatamente dopo, la Dr.ssa Romaldi dichiara formalmente alla Ragioneria che alla data odierna “risultano esserci debiti fuori bilancio” quantificati, al momento, in 10.400 €.

Incombe ormai la scadenza dell’assestamento generale del bilancio 2013, che il Consiglio comunale deve deliberare entro la fine di novembre (sarà convocato per il 29), e così il giorno dopo, 22 novembre, il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica Comunale, geom. Piero Cuicchi scrive una lunga e dettagliata Relazione in cui rileva “diverse irregolarità e anomalie tra cui mancanza di basilari ed essenziali, oltrechè dovuti, atti tecnici e di contabilità del cantiere e della gestione della pratica”. I Consiglieri di minoranza la ritengono così importante da farla propria, richiedendone che “sia allegata alla presente dichiarazione, a formarne parte integrante e sostanziale”.

Con la Relazione del nuovo Responsabile dell’Area Tecnica, geom. Piero Cuicchi, che censura fortemente la gestione tecnica e contabile del cantiere di Via C. Battisti 14, gli argini sono ormai rotti. Finalmente l'Ufficio Tecnico comunale ha un Responsabile che parla, scrive e dice la sua...
In quello stesso giorno la Ragioniera trasmette al Revisore del Conto, alla Segretaria Comunale, al Sindaco ed agli Assessori al Bilancio ed ai Lavori Pubblici, una comunicazione ufficiale sul “caso”, con la relativa documentazione. Il “debito” ormai sta emergendo…

Il Consiglio comunale, tenuto sinora del tutto all’oscuro dei fatti, è convocato per il 29 novembre. All’Ordine del giorno c’è l’argomento “Riconoscimento di legittimità di debito fuori bilancio – art. 194 D. Lgs. N. 267/2000”, ma i Consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, non dispongono di nessuna “velina” (si chiama così, in gergo, la proposta di deliberazione che su ogni argomento viene predisposta da Sindaco e/o Assessori, per consentire la discussione e il voto del Consiglio). Alla sua distribuizione provvederà, con un inedito "volantinaggio" e mentre la seduta è in corso, l'assessore al bilancio, Dr. Alberto Cinti.  

I consiglieri “Democratici per Mergo” Dante Stopponi (neo-Capogruppo) e Flavio Vai protestano e chiedono il rinvio della discussione di quell’argomento. L’assessore Cinti si impunta e accusa Vai della responsabilità del ritardo nei pagamenti alle ditte "che hanno lavorato". Vai non ci sta e reagisce in modo aspro. La situazione rischia di degenare e far saltare la successiva delibera sull'Assestamento del bilancio. Il sindaco capisce, interviene e lo rabbonisce (a chi interessano i dettagli, rinvio al post. n. 460 a cui rinvio (http://mergo-maderloni.blogspot.it/2013/12/460-recchie-basse-voglia-di-larghe.html). 
Alla fine si vota una cosa talmente confusa (in sostanza si “prende atto” e si “riconosce l’esistenza del debito” ma si rinvia “la sua esatta quantificazione” e ogni decisione in proposito ad una seduta successiva, da tenersi entro l’anno) da rendere necessaria, successivamente, una complessa puntualizzazione a verbale da parte dei consiglieri PD, che comunque ottengono l’istituzione di una Commissione dei Capigruppo, presieduta dal Vicesindaco-Assessore ai Lavori pubblici, per poter “studiare” il “caso” e riferire al Consiglio.

Il mese di novembre 2013 si conclude così, convulsamente e con il fiato sospeso. 
Ma c’è la Commissione e anche l’opposizione nutre qualche speranza di far chiarezza non tanto del “debito fuori bilancio” (ormai emerso, anche se "da quantificare" con esattezza), quanto delle responsabilità tecniche e contabili e, soprattutto, di quelle politiche e amministrative che lo hanno reso possibile.

Ma ne parleremo nel prossimo post: l'ultimo e conclusivo, ve lo giuro…

venerdì 24 gennaio 2014

(476) 2013: "LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA..." (6° puntata)



Finiti i lavori a luglio, inaugurati i locali il 1° agosto, impinguato il capitolo di bilancio tra ottobre e novembre 2012, il 2013 inizia e scorre senza scossoni.

Dal 1° gennaio, la Dott.ssa M. Fiorenza Romaldi, Segretaria comunale a Serra San Quirico, prende servizio in forma stabile anche a Mergo, dopo la rinuncia da parte del Dr. Norberto Zammarano, che aveva gestito la Segreteria fino alla fine di settembre 2012, nelle delicate fasi della "finita locazione" con la vecchia affittuaria, della nuova locazione e della esecuzione dei lavori di manutenzione. Insomma, dal Merlo Nero alla Locanda dei Ribelli!

Il 23 aprile il Comune è costretto a stanziare altri 2.650 € per difendersi in tribunale a seguito di un ricorso presentato dalla precedente affittuaria, la Sig.ra Marina Pierelli (spesa non riconducibile al “debito fuori bilancio”, ma comunque complessivamente attinente alla “operazione”).
Il 29 aprile il Consiglio comunale approva il “Rendiconto Esercizio finanziario 2012”, in pratica il consuntivo di tutte le entrate e le spese affrontate nell’anno, senza eccepire alcunchè.
Dopo la “verifica degli equilibri” (settembre 2012) e “l’assestamento” (novembre 2012), il “Rendiconto” del bilancio 2012 poteva essere l’occasione per una “operazione verità” sui lavori eseguiti tra giugno e luglio di quell'anno. Ma è una nuova occasione persa dato che si dichiara che “alla chiusura dell’esercizio finanziario 2012 non sussistono, a carico del bilancio comunale, debiti fuori bilancio, come da dichiarazioni rese dai Responsabili delle Posizioni Organizzative…” e, tra questi, di quello dell'Area Tecnica. Ovviamente, nulla riferiscono in merito nè l'assessore ai lavori pubblici, Alessandro Costantini, nè il suo collega al bilancio, Dr. Alberto Cinti.
Dicono che “errare è umano” ma dicono anche che “perseverare è diabolico”…

Dopo la Segreteria comunale, anche l’Ufficio Tecnico ha un nuovo Capo. 
E’ il geom. Piero Cuicchi. Anch’egli è in servizio presso il Comune di Serra San Quirico, “prestato” su convenzione a Mergo dopo la partenza dell’ing. Alessandro Vitali, tornato nel suo Comune di Rosora.

In questo nuovo quadro dirigenziale dell'Area Tecnica comunale, il 2 agosto, in pieno periodo di ferie, vengono pubblicate 2 determine dell' ormai ex-Responsabile Area Tecnica comunale, ing. Vitali, tese a:
  1. “integrare gli impegni di spesa” già assunti il 20 giugno 2012, per ulteriori 6.748 €, dato che “durante il corso dei lavori, in accordo con il D.L. arch. Bartocci” sono stati decise “nuove lavorazioni” che riguardano lavori di tinteggiatura e infissi (+ € 3.823,60) e impianti termoidraulici (+  € 2.924,57);
  2. liquidare a saldo, per 8.376 €, due ditte (tinteggiatura, infissi e falegnameria; impianti termoidraulici) e la Direzione lavori.
Il 25 ottobre viene pubblicata, inoltre, la determina, sempre a firma dell'ing. Vitali, per l'acquisto di una nuova caldaia (spesa, imprevista, di 1.694 €).

Questo atto, insieme a quello pubblicato il 2 agosto 2013 (quello sulle “nuove lavorazioni” effettuate più di 1 anno prima, nel giugno-luglio 2012), comporta una maggiore spesa di 8.442 € rispetto al limite di 17.000 € a suo tempo fissato dalla Giunta. Inoltre, con le nuove “liquidazioni a saldo”, le somme dichiarate “liquidabili” dall’ing. Vitali passano da 18.069 a 26.445 € che, in assenza delle dovute “perizie” e “varianti”, cominciano a dare sempre maggiore consistenza al “debito fuori bilancio”.

Tutte queste determine, inoltre, essendo datate 28.12.2012, 8.2.2013 e 27.2.2013, hanno la caratteristica di essere pubblicate con un ritardo che va da un minimo di 5 ad un massimo di 8 mesi e mezzo! E' come se fossero state dimenticate in un cassetto...
Questo fatto non passa inosservato.
In particolare non passa inosservata la determina che dà conto di “nuove lavorazioni” per 6.748 €, datata 28 dicembre 2012. Tanto che i Consiglieri di minoranza, nella Relazione letta in Consiglio il 30 dicembre scorso, si domandano: “Perché questa Determina è stata è adottata diversi mesi dopo il termine delle lavorazioni? Perché è stata pubblicata dopo più di 7 mesi dalla sua ‘teorica’ adozione? Erano stati assunti i dovuti atti tecnici di variante?”

Domande rimaste purtroppo senza risposta, sia da parte dell’ex Responsabile dell'Area Tecnica, ing. Vitali, non più in servizio a Mergo da alcuni mesi, che da parte della Amministrazione e dalla maggioranza consiliare, anche perché alla consigliere Barbaresi è stato impedito di leggerle!

A parte questi fatti, il 2013 trascorre calmo e placido, fin quasi alla fine di novembre. Ma è solo “la calma prima della tempesta”!

Come vedremo nella prossima e (forse) ultima “puntata”.

giovedì 23 gennaio 2014

(475) COME NASCE UN “DEBITO FUORI BILANCIO” (5° puntata)



Finiti i lavori a fine luglio, “dal 19 settembre 2012 – ricordano i Consiglieri di Opposizione nella Relazione che Lorena A. Barbaresi ha tentato di leggere nel Consiglio comunale del 30 dicembre scorso - cominciano le liquidazioni di acconti e saldi per le lavorazioni effettuate.”

Professionisti e Ditte hanno emesso le prime fatture e tra il 19 settembre e il 17 novembre, il Responsabile dell’Area Tecnica del Comune, ing. Vitali, con 6 determine liquida somme per 18.069 €, trasmettondole all’Ufficio Ragioneria “per l’emissione del relativo mandato di pagamento”. 

Si tratta soprattutto di “acconti”, liquidati “salvo conguaglio finale” da parte dell’arch. Bartocci. Si poteva già intuire che, alla fine, il preventivo iniziale sarebbe stato “sforato” alla grande. Tanto più che qualche fattura (ad es: quella dell’ arch. Bartocci stesso, datata 27 agosto, per 1.051,33 €) era rimasta ancora "nel cassetto”.

Le determine dell’ing. Vitali sono pubblicate all’albo pretorio on line del Comune con un ritardo medio di 2 mesi, ma “qualcuno”, in Comune, (Sindaco, Assessori al bilancio ed ai lavori pubblici, Segretario comunale dell’epoca, Dr. Zammarano, Ragioniera, Revisore Contabile, Dr. Grassetti) avrebbe potuto accorgersi che qualcosa non andasse per il verso giusto.
E' pensabile, infatti, che nessuno, oltre all’ing. Vitali e all’arch. Bartocci, sapesse cosa era accaduto sul cantiere, durante i 40 giorni di lavori; quali e quanti lavori erano stati fatti; se si era andati oltre a quanto previsto dal progetto e dagli elaborati tecnico-contabili allegati, dal preventivo e dal budget originari; se erano state scrupolosamente osservate le normative e le procedure in materia di lavori aggiuntivi o non contemplati nel progetto e/o di perizie suppletive rese necessarie dall’avanzamento degli stessi? 
Nessun Amministratore, che pure sul sul cantiere s'era visto, si era accorto di nulla? Può essere... ma stiamo agli atti.

Il 29 settembre 2012, il Consiglio comunale, con i voti della sola maggioranza, approva la delibera n. 26 sulla “Salvaguardia degli equilibri di bilancio“.E’ l’atto, obbligatorio per legge, con cui si attesta il regolare andamento dell’azione amministrativa, ma è anche l’atto con cui debbono rilevarsi eventuali “debiti fuori bilancio” o rischi di “squilibrio” nei conti, se ci sono.
In Consiglio comunale nessuno rileva nulla. Anzi, si attesta che “alla data odierna non risultano debiti fuori bilancio”.
Segretario comunale, Responsabili dell’Area Tecnica e di quella Contabile dichiarano all’unisono che “lo stato di attuazione dei programmi (…) risponde agli obiettivi posti nell’ambito del bilancio di previsione (…) garantendo il buon andamento della gestione amministrativa”, tanto che si fa a meno del parere del Revisore Contabile, ritenuto “non necessario”.  
Per l’Amministrazione comunale, dnque, “tutto va ben madama la marchesa”!

Del resto, a quella data, il capitolo di bilancio destinato alla “manutenzione straordinaria del patrimonio comunale” vede “impegnati” appena € 1.222 dei 13.618 € complessivamente disponibili.
Ciononostante, da quel momento si cominciano a “pompare” ulteriori soldi su quel capitolo di bilancio ... fino a portarne la dotazione prima a 20.018 e poi a 27.501 € (più che raddoppiandola, dunque, rispetto alla previsione iniziale che fu di “appena” 13.618 € ).

Ciò avviene il 30 ottobre, con una “Variazione di bilancio” (atto n. 30) e il 30 novembre, con l’”Assestamento del bilancio” (atto n. 32), votati dal Consiglio comunale, con l’astensione o il voto contrario dei consiglieri di opposizione.
I verbali di quelle sedute consiliari sono assai scarni, mentre resoconti più dettagliati possono leggersi su questo sito (http://www.rinnovamento.eu/resoconti/c.c.30102012.pdf e http://www.rinnovamento.eu/resoconti/c.c.30112012.pdf). E’ facile constatare che sui motivi che rendono necessari i nuovi stanziamenti l’Amministrazione glissa e tuttavia doveva pur esserci chi “non poteva non sapere” a quale uso dovevano servire quei soldi; se servivano a “tappare buchi”, a far fronte a spese andate fuori-budget, dotate o meno di preventive perizie suppletive, di regolari varianti tecniche o finanziarie, insomma di spese in qualche modo eccedenti i limiti originari di delibera e di bilancio!

E' così, infatti, che, tecnicamente, può nascere un “debito fuori bilancio”.
Ed è così che nasce  un problema di cui, all’epoca, in quel finire del 2012, ancora nessuno – Autorità politico-amministrativa, tecnica o di controllo, interna o esterna al Comune - dice nulla e che nessuno rileva, nonostante siano trascorsi mesi dalla ultimazione dei lavori e dalla chiusura del cantiere.

Si ha l’impressione che si tenti di mettere la polvere sotto lo zerbino di casa…!
E per oggi, fermiamoci qui. A domani…

mercoledì 22 gennaio 2014

(474) IL COMUNE: “FERMI TUTTI, i lavori LI FACCIO IO…” (4° puntata)



Come s’è detto, il 20 giugno 2012 è una data cruciale nella “debito-fuori-bilancio story”.
In quel giorno, il Comune riceve la SCIA dell’arch. Bartocci.
In quel giorno, la Giunta è riunita e, con delibera n. 38, dichiarata “immediatamente eseguibile”, esamina, seduta stante, la SCIA e:
- approva il progetto dei lavori di manutenzione straordinaria redatto per conto della sig.ra Gambini Romina dall’arch. Alessandro Bartocci di Castelplanio, prodotto in data 20/06/2012 (…), finalizzati al conseguimento dell’agibilità dei locali interni, per renderli idonei allo svolgimento delle attività di bar-ristorante-pizzeria” consistente in “modello SCIA e dichiarazioni allegate; stralcio PRG; Relazione tecnico-illustrativa; Piante dello stato di fatto e di progetto; computo metrico estimativo”;
- dà mandato al Responsabile dell’Area Tecnica, ing. Vitali, di procedere con l’affidamento delle lavorazioni suddette, a ditte idonee;
- approva le spese conseguenti per € 17.000,00 “come risulta dal computo metrico estimativo allegato alla S.C.I.A.”. La copertura della spesa è garantita dai fondi stanziati nel cap. 2538 del bilancio, gestione residui 2011.

Nello stesso giorno, il Responsabile Area Tecnica, ing. Vitali (determina n. 64):
- assume adeguato “impegno di spesa”;
- affida immediatamente a 5 ditte le lavorazioni previste dalla SCIA dell’arch. Bartocci;
- conferisce al medesimo arch. Bartocci la Direzione dei Lavori e Coordinamento della sicurezza (compenso: 1.250 €, reperite annullando un vecchio incarico dato nel 2010 all’ing. A. Amico), dato che l’architetto “ha già eseguito la progettazione dell’intervento ed è a conoscenza delle caratteristiche dell’immobile e dell’area di cantiere”!

Le ditte incaricate e gli importi, iva inclusa, dei lavori affidati, sono i seguenti:
Edil Loroni srl: lavori edili:  € 4.893;
Termoidraulica snc: lavori termoidraulici: € 1.815 ;
Fabbri Sergio: lavori di tinteggiatura: € 4.235;
Pierluca Stefano: trattamento pavimenti: € 4.000;
Tecnomatic snc: impianto elettrico: € 2.057 (ma questa ditta rinuncerà subito e sarà sostituita da “MG Impianti snc”).

Il 7 luglio, l’ing. Vitali, su segnalazione dell’arch. Bartocci, affida al p.i. Oscar Sartarelli, di Jesi, l’incarico per una “variante suppletiva al progetto approvato finalizzata alla progettazione di un impianto elettrico conforme” alle norme vigenti, per una spesa (aggiuntiva) di € 1.887,60.

I consiglieri di Opposizione, nella loro Relazione, segnalano possibili incongruenze.
Agli atti risulta una “variante al progetto 2G1 del 15/06/2012”, relativa all’impianto elettrico, datata 22 giugno 2012, mentre l’affidamento dell’incarico e l’impegno di spesa sono del 7 luglio. O come il progetto per “impianto adduzione gas”, redatto dal p.i. O. Sartarelli il 20 luglio 2012, “di cui – dicono - non si era avuta notizia nei documenti fino ad allora noti”.

Il 24 luglio, violando il termine massimo di 30 gg. stabilito dal Regolamento comunale, il sindaco risponde alla interpellanza inviatagli il 16 giugno da Martina Corinaldesi. La risposta è inutile e tardiva: il 21 luglio, infatti, era stata pubblicata la delibera di Giunta n. 37 del 6.6.2012 e i “lavori in economia” eseguiti dal Comune (con i loro costi…) sono già un capitolo chiuso e superato; il Comune era già passato alla fase dell’appalto dei lavori a 5 Ditte esterne che avevano lavorato alacremente per tutto il mese di luglio.
Il 31 luglio, conclusi finalmente i lavori, il Comune e la Sig.ra R. Gambini firmano il Contratto di locazione. L’affittuaria dichiara i locali ricevuti ” idonei all’uso convenuto”.

Per raggiungere l’agognato obiettivo, quali lavori sono stati eseguiti? E’ stato rispettato il progetto originario? E’ stato rispettato il preventivo iniziale? Insomma, siamo stati nei 17.000 € di spesa o questo tetto è stato “sforato”? 
L’euforia per la riapertura del bar-ristorante, però, mette in seconda fila tante, forse troppe, domande. Chi le fa può essere solo un “rompiscatole”!

La brace, però, cova… e lo si vedrà nella prossima puntata!

martedì 21 gennaio 2014

(473) ARRIVA UNA "SCIA": i lavori li faccio io…(3° puntata)


"Lavori in economia": vetri 'oscurati', il sindaco è sul cantiere
Come s’è detto, il 6 giugno 2012, con delibera n. 37 dichiarata “immediatamente eseguibile”, la Giunta Comunale decide la esecuzione di “lavori in economia, mediante amministrazione diretta, con l’impiego di personale dell’Ente”, con l’intento di consegnare poi i locali alla sig.ra Gambini, aggiudicataria del bando.
Quella delibera verrà pubblicata solo 1 mese e mezzo dopo, esattamente il 21 luglio, ed è per questo che il 16 giugno la consigliere Martina Corinaldesi, con una interrogazione al sindaco, “chiede notizie sui lavori edili in corso”.
Sul cantiere, infatti, da giorni si muovono uomini e mezzi del comune, tra cui lo stesso sindaco (vedi foto), mentre, per giorni, non compare alcun cartello che dica chi e cosa si sta facendo.

Ma la vera svolta avviene il 20 giugno 2012, “un’altra data cruciale”.
Mentre il Comune, come s'è detto, sta eseguendo “lavori in economia diretta”, il 20 giugno l'arch. A. Bartocci, per conto della Sig.ra Gambini, deposita in Comune una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) dalla quale si evince che la stessa intende eseguire un “intervento edilizio di straordinaria manutenzione (…) in quanto affittuario”.

“La presentazione della SCIA per conto della sig.ra Gambini - si legge nella Relazione dei Consiglieri di minoranza - sta a dimostrare l’intenzione della stessa di dare corso ai lavori, evidentemente a proprie spese…”.

Le opere da realizzare sono descritte nell’allegato B) alla SCIA: “Parziale demolizione di un tramezzo interno e ricostruzione dello stesso con la formazione di un’apertura per l’accesso al locale cucina; Formazione di intonaco al civile in corrispondenza del divisorio del locale cucina e la sala ristorante; Formazione di rivestimento in ceramica, nel locale adibito a cucina; Ristrutturazione degli impianti: elettrico ed idrico sanitario; Ristrutturazione degli infissi interni ed esterni; Tinteggiatura dei locali interni e pulizia della pavimentazione interna.” L’arch. Bartocci (…) dichiara, poi, che “l’intervento comporta l’installazione, la trasformazione, e/o l’ampliamento degli impianti tecnologici”. Il tutto per un importo di 17.000 €.
Anche la “Relazione Tecnico Illustrativa” allegata alla SCIA è eloquente. In essa si conferma che “la Sig.ra Gambini (…) intende procedere alla Manutenzione Straordinaria per l’immobile (…)” e si confermano (capitoletto intitolato “Il progetto”) le opere da realizzare: “demolizione di muri divisori in corrispondenza del locale cucina…; formazione di riprese d’intonaco al civile; demolizione e ricostruzione dei rivestimenti esistenti del locale cucina; ristrutturazione degli impianti elettrico ed idrico sanitario…; ristrutturazione degli infissi…; tinteggiatura dei locali interni; pulizia della pavimentazione interna”.

Osservano i Consiglieri di Opposizione: “Appare dunque inequivocabile che i suddetti lavori di manutenzione la Sig.ra Gambini intendeva realizzarli in proprio e a proprie spese. Se è così, sorgono ulteriori domande: Perché l’Amministrazione comunale non ha lasciato fare? Perché ha deciso di intervenire in proprio?

Infatti, la SCIA dell’arch. Bartocci, approdata in Comune il 20 giugno, trova ad attenderla una Giunta pronta a farla propria. 
Ma di questo si parlerà nella prossima puntata....
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NB: nel raccontare i fatti che hanno preceduto il formarsi del “debito fuori bilancio”, si è costretti a citare il ruolo avuto dalla Sig.ra Gambini, partecipante e aggiudicataria del Bando di gara per la locazione dell’immobile, nonché presentatrice di una SCIA per la sistemazione dei locali.
Va tuttavia detto e ripetuto, per evitare equivoci, che le valutazioni critiche dei Consiglieri comunali di Opposizione, e di “tantuMergo”, sono dirette solo ed esclusivamente all’operato del Comune, agli atti dell’Amministrazione comunale, del suo apparato burocratico e di quanti, per ragioni professionali, hanno avuto nella vicenda ruoli di responsabilità. 
La Sig.ra Gambini, ovviamente, in tutto questo non c’entra niente. Credeteci! 
Alla sua attività commerciale, che sta risquotendo un certo successo (dicono che la pizza sia veramente buona...) non possiamo che fare i nostri migliori AUGURI. Credeteci! 
("tantuMergo")

lunedì 20 gennaio 2014

(472) UNA GARA, UNA CONCORRENTE (2° puntata).

La Lista del sindaco, con la sig.ra Gambini, nel 2009.

Il Bando di gara fissa al 30 marzo 2012 il termine per la presentazione delle domande.

“Come sia andata la gara – dicono i consiglieri di opposizione - e come si sia conclusa è noto. Ad essa ha partecipato 1 sola Ditta, iscrittasi il 16 marzo 2012 al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio di Ancona”.

Nel Piano Economico di Investimento, la Ditta precisa che, nei “locali all’interno”, intende procedere “all’ammodernamento di tutta la struttura aperta al pubblico (…) mediante l’imbiancatura e sistemazione interna del locale stesso (…)”; per il “porticato esterno”, invece, si impegna alla “sistemazione (…) con arredo completo in stile rustico, tavoli, sedie ed accessori vari…”. Preventivo: 40.000 € (di cui € 6.000 per “imbiancatura e sistemazione dei locali). Quanto al personale, sarà data “preferenza per i residenti del Comune di Mergo” oltre all’apporto principale della titolare, residente a Mergo…”.

“Che la Titolare della Ditta aggiudicataria fosse “mergana” – osservano i Consiglieri nella Relazione - era fatto risaputo dall’Amministrazione comunale, per essere stata la medesima candidata, ancorché non eletta, in occasione delle elezioni amministrative del 2009, nella stessa Lista elettorale da cui ha avuto origine l’Amministrazione comunale di Mergo in carica.” (vedi foto).
L’Offerta economica è di 525 € al mese, rispetto ai 500 € di base d’asta.

L’esame delle domande avviene il 10 aprile 2012. In quel giorno viene nominata la Commissione giudicatrice (determina n. 8 del Segretario comunale, Dr. Zammarano), che si insedia, esamina l’unica offerta e dichiara la “aggiudicazione provvisoria” (determina n. 9 del Segretario Comunale) alla sig.ra Romina Gambini.

Dal verbale della Commissione si apprende che:
-  la proposta di rinnovo dei locali e degli arredi e adeguamenti tecnici è ritenuta complessivamente sufficiente… meritando 7 punti su 15 disponibili;
-  il progetto illustrativo della gestione ... risulta notevolmente sintetico, ottenendo 4 dei 10 punti disponibili;
-   “l’orario risulta ampio” e “il personale dichiarato è adeguato”, meritando 13 punti su 20;
-    per “l’attivazione di nuova impresa” si ottengono tutti i 30 punti in palio;
-   anche per l’offerta economica il punteggio è massimo (25 punti), “in quanto unica offerta”.

Il 2 maggio 2012 avviene l’aggiudicazione definitiva (determina del Segretario Comunale n. 12).
Il 30 maggio 2012 il sindaco ottiene la “consegna delle chiavi” dalla sig.ra Pierelli.
Nello stesso giorno la sig.ra Gambini “visiona accuratamente l’immobile” e sei giorni dopo (la lettera è datata 5 giugno, ma in Comune è protocollata il 7), scrive al Comune per rilevare il “cattivo stato di manutenzione” dell’immobile e chiedere una serie di interventi, quali: sostituire, risistemare infissi e portone ingresso; sostituire piastrelle rovinate e sanitari rotti; ripristinare l’impianto elettrico in cucina; ripulire i pavimenti di tutti i locali, ecc. Chiede anche di “tinteggiare le pareti” (ma non era previsto nella sua Offerta?, ndr). Infine, si riserva “di rivolgere altre richieste nei prossimi giorni, allorché i locali saranno esaminati da tecnici di mia fiducia…” .

“Qui – dice la Relazione dei Consiglieri di PD e Rinnovamento - sorge una prima domanda: ma la Sig.ra Gambini non aveva già dichiarato ‘di essersi recata presso i locali, di avere preso visione degli stessi… degli arredi e delle attrezzature di proprietà della Amministrazione comunale…” senza effettuare riserve?. La domanda, in effetti, alla luce di ciò che accadrà successivamente, non appare poi così oziosa. 
Mentre la lettera viaggia verso l’Ufficio Protocollo del Comune, la Giunta Comunale, il 6 giugno (delibera n. 37) decide di effettuare, a proprie spese, “lavori in economia, mediante amministrazione diretta, con l’impiego di personale dell’Ente, per interventi di ripristino sommario dei locali…” . La Giunta, dunque, a quanto par di capire, ritiene che, una volta effettuati “alcuni interventi di ripristino sommario e rimozione di materiali”, si possa poiprocedere successivamente alla consegna dei locali all’impresa aggiudicataria”.

“Appare chiaro, dunque” – afferma la Relazione dei Consiglieri di Opposizione – che l’Amministrazione Comunale, effettuato il “ripristino sommario” dei locali, intendeva “procedere alla consegna” degli stessi alla Aggiudicataria del bando di gara, “senza appaltare lavori per decine di migliaia di euro”!!!
E qui – scrivono - sorge una seconda domanda: perchè si è cambiato idea”?
(fine della 2° parte – continua).

domenica 19 gennaio 2014

(471) SUL "DEBITO FUORI BILANCIO": QUI COMINCIA L'AVVENTURA...

L'immobile comunale in Via C. Battisti, 14


Durante la seduta del Consiglio comunale del 30 dicembre, la consigliere Lorena A. Barbaresi ha letto una Relazione, anche a nome degli altri consiglieri di opposizione (Dante Stopponi, Martina Corinaldesi e Flavio Vai). L’argomento trattato è il cosiddetto “debito fuori bilancio” per i lavori fatti, tra giugno-luglio 2012, sull’edificio di Via C. Battisti 14, adibito a ristorante. 
Alla consigliere Barbaresi, purtroppo, sindaco e C. non ha permesso di leggere l’intera Relazione, "per motivi di tempo"... 
Dato il suo interesse, la pubblichiamo noi, sia pure per ampi stralci e con qualche commento esplicativo..
Per comodità espositiva, il testo è stato suddiviso in 7 puntate. Questa è la prima.  
Le altre seguiranno, giorno dopo giorno.  
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“DEBITO FUORI BILANCIO”… E NON SOLO!
“Ciò di cui parliamo stasera – ha cominciato la consigliere Lorena A. Barbaresi - non è solo la storia di un banale ‘debito fuori bilancio’. Questo è l’atto finale di una esperienza amministrativa che si è svolta all’insegna del pressappochismo e della superficialità, povera di risultati positivi per Mergo: un quinquennio da buttare.”

“La storia è cominciata il 3 febbraio del 2011”, allorché la Giunta, diede disdetta “per finita locazione” al contratto di affitto del ristorante Il Merlo Nero.
Le motivazioni di quella scelta non furono mai davvero chiare”. Se la Giunta intendeva realizzare un incasso maggiore per il Comune, si può dire che questo obiettivo “è stato largamente mancato”.
Infatti, dall’inizio della locazione ed entro la fine del mandato di questa Amministrazione, il Comune incasserà € 11.550; mentre nei 6 anni di durata del contratto, il Comune incasserà 37.800 €.  “Ma nel frattempo il Comune sarà andato incontro a spese di gran lunga superiori” che potranno superare i 50.000 €, se il Comune dovesse perdere la causa intentata dalla precedente inquilina che reclama il pagamento di tutto l’indennizzo previsto dalla legge (il Comune ne ha liquidato solo la metà) per il quale la Giunta aveva già “accantonato i soldi” fin dal novembre 2011.
Che senso ha, dunque, parlare di “arricchimento per l’Ente”?
“Qui, se c’è qualcuno che si è arricchito, non è certo il Comune di Mergo!”, dicono i consiglieri nella loro Relazione, per i quali si dovevano “negoziare” nuove condizioni contrattuali, anche con aumento del canone, anziché “finire a carte bollate” e “avviare una nuova procedura” per l’affitto.

UN BANDO DI GARA …  “PARTICOLARE”!
L’Amministrazione svela le sue intenzioni quando, prima di emanare il nuovo bando di gara, fisserà (delibera n. 75/2011), i “criteri generali di valutazione delle offerte”, poi travasati nel “bando di gara per l’assegnazione dell’immobile” (delibera n. 7/2012) che, su un totale di 100 punti, prevede che 30 siano assegnati in caso di “attivazione di nuova impresa”, 45 siano assegnati per il “Piano Economico di Investimento” e solo 25 per “l’offerta economica più vantaggiosa”.
20 dei 45 punti previsti dal Piano Economico di Investimento saranno assegnati “con particolare riferimento alle prospettive occupazionali…a beneficio dei cittadini residenti a Mergo”. 

Insomma, la Giunta traccia l’identikit del nuovo gestore ideale: deve essere un cittadino di Mergo; deve usare manodopera di Mergo; per la gestione del ristorante deve costituire una nuova ditta.  

Il Bando di gara, inoltre, precisa che “l’aggiudicazione” avverrà “anche in presenza di una sola offerta valida”; che lo “stato dell’immobile…sarà quello risultante alla data di consegna dello stesso, senza che possano essere sollevate eccezioni o riserve”; che “eventuali lavori di manutenzione straordinaria dei locali (…) potranno essere eseguiti (…) solo dopo espressa autorizzazione scritta da parte dell’Amministrazione Comunale”.
Inoltre, gli interessati dovranno dichiarare “di essersi recati presso i locali, di avere preso visione degli stessi… degli arredi e delle attrezzature…” e, con al loro Offerta, devono descrivere “il progetto gestionale, specificando le proposte organizzative riguardanti l’allestimento e l’adeguamento tecnico dei locali…”.

(segue alla prossima)

P.S. 
Il post n. 469 in ricordo di Amedeo Starnatori ("Martellò") è stato visitato 689 volte. Una testimonianza di quanto sia stato benvoluto e stimato Amedeo. Grazie

domenica 12 gennaio 2014

(470) CHI TROVA I SOLDI… E CHI NO!


Domenica 29 dicembre, su gentile invito del sindaco, Filippo Saltamartini, ho partecipato alla inaugurazione del Centro di Aggregazione Giovanile Santo Spirito, a Cingoli (vedi foto), luogo di incontro e di aggregazione dei giovani, per lo svolgimento di attività culturali e ludiche (soprattutto musica e teatro). 
E’ stato realizzato riportando a splendore una vecchia chiesa, adibita da molto tempo a magazzino comunale. I lavori sono stati eseguiti in parte in economia e in parte appaltati a ditte locali “a prezzi stracciati”, finanziati anche con Fondi Europei, erogati dal GAL Colli Esini (che presiedo).

Portando il suo breve saluto alla cerimonia, il sindaco Saltamartini, giunto anch’egli al termine del 1° mandato elettivo, ha comunicato che il Comune di Cingoli, negli ultimi 5 anni, ha realizzato investimenti per 8 milioni di €, con fondi diversi da quelli strettamente comunali, partecipando a bandi Ministeriali, Regionale, Provinciali, del GAL ecc. ecc.

Ho fatto un rapido conto. Cingoli ha poco più di 10mila abitanti. Dunque, facendo il confronto con Mergo e i suoi poco più di 1.000 abitanti, è come se da noi l’Amministrazione “de Peppe e C.”, negli ultimi 5 anni, avesse intercettato risorse extra-bilancio comunale e fatto investimenti pubblici per 800 mila  €.
CHI LI HA VISTI ?

Da noi, per anni si è favoleggiato di contributi che, poi, in effetti, non sono mai arrivati (ad es: per la creazione del Museo Archeologico ad Angeli). Del resto, è stato lo stesso assessore ai LL. PP. ad ammettere candidamente che, qui, "i nostri" sono riusciti a fare appena un po’ di ordinaria manutenzione (immobile di Via C. Battisti, 14, a parte, visto che, di riffe o di raffe, alla fine, la "meravigliosa operazione" “ciuccerà” quasi 50mila € dalle casse comunali…).

Quella di Cingoli e del sindaco Saltamartini è una Amministrazione civica di Centrodestra. Dunque non è questione di orientamento politico. Evidentemente, come si diceva una volta, “è questione di mannico”. 

C’è chi ha la capacità di ben amministrare e trovare finanziamenti extra per il proprio Comune e per i bisogni dei Cittadini... E C'E' CHI NO!

sabato 11 gennaio 2014

(469) CIAO AMEDEO, CIAO "MARTELLO' " !!!

Amedeo, sulla soglia della sua trattoria, a Angeli


Cari amici di “tantuMergo, non posso riprendere a scrivere, dopo la pausa dell’Epifania che vi avevo anticipato, senza un ricordo di Amedeo Starnatori, ristoratore ad Angeli di Mergo, il mitico “Martellò”.
La notizia della sua tragica scomparsa, improvvisa e imprevista, è stata la prima che mi è stata data, appena rientrato a casa, a funerali ormai celebrati.
Lo saluto, dunque, da qui, dopo aver espresso vicinanza e cordoglio alle persone a Lui più care, a sua moglie Donatella ed a suo figlio Andrea, che immagino ancora attoniti per questa crudele tragedia.

Ho conosciuto Amedeo alla fine degli anni ’90, quando, non ancora residente a Mergo, ma qui già consigliere comunale con l'Amministrazione di Augusto Ricci, mi capitava di frequentare la sua celebre trattoria, prima o dopo un impegno istituzionale in Paese o nei paraggi. Mi piaceva, ovviamente, la sua cucina e il menù che oggi si direbbe “di territorio”. Ma mi piaceva anche l’ambiente, casalingo e familiare, e il modo semplice e diretto di trattare l’ospite, un modo andava al sodo, senza tanti fronzoli o inutili cerimonie. Seduto al tavolo, ordinavo dal menù rigorosamente "a voce", gustavo le pietanze. Insomma, mi sentivo “a casa”.

A Amedeo, politicamente parlando, è noto che non stavano simpatici, in generale, “i rossi”, i “sindacalisti” e i dipendenti statali. Dunque io, conosciuto da lui come “pidiessino” (e quindi, senza mezzi termini, “un comunista”) e per di più ferroviere, ero la vittima perfetta dei suoi strali. Ma le sue “battute” erano sempre bonarie e garbate, accompagnate da un sorriso che impediva il degenerare del dialogo (come può accadere “parlando di politica”). Tuttavia, come si dice, "non aveva paraocchi". Una delle persone che stimava di più era l'allora sindaco, PDS e poi DS, Augusto Ricci, a cui riconosceva eccellenti capacità amministrative e il merito di aver favorito i vicini insediamenti industriali di Elica e Alta Definizione.

Diventato “cittadino mergano”, nei primi anni 2000, mi è capitato di incontrarlo più spesso, nella sua trattoria-bar-tabacchi per un caffè o un volantino da lasciare sul tavolo, o “da Mario” per comprare giornali, o altrove; d’estate l’ho incontrato a Marzocca, in un bar famoso anche per il gelato artigianale, che era una delle sue passioni (mi hanno detto che la sera della disgrazia, era di ritorno da Jesi, dove era andato a comprare gelato in un bar noto perchè lo fa davvero buono). 
La battuta, come sempre arguta e sorniona, non mancava mai; la sua critica, almeno in parte fondata, è sempre stata per me stimolante. Il tono è sempre stato quello che si usa tra gli amici, che magari hanno opinioni diverse su qualche argomento (la politica, ma anche lo sport...). Ed io penso che, in fondo, eravamo davvero anche buoni amici. Comunque sia, Amedeo mi stava simpatico e, umanamente, ha avuto la mia stima, gli ho voluto bene.

Se mai un giorno si dovesse scrivere un libro o fare una galleria dei personaggi più caratteristici o che hanno dato lustro e notorietà a Mergo, lì Amedeo avrebbe, senza dubbio, il suo meritato posto d’onore.
Gran lavoratore, appassionato e competente nella sua professione, forte della collaborazione dei suoi famigliari più stretti, Amedeo non si è mai fatto prendere dalla tentazione di trasformare la sua trattoria in una banale, anonima e spersonalizzata “pizzeria” (come pure a Mergo è accaduto). Mantenendo la tradizione della “cucina tipica del territorio e della Vallesina”, ha reso la Trattoria da Martellò un solido punto di riferimento per chiunque, all’ora giusta, fosse nei pressi di Angeli e volesse unire garanzia di buon gusto a un indiscutibile e positivo rapporto qualità/prezzo.
Con il suo lavoro, ha fatto di Mergo una attrattiva enogastronomica, e quindi “turistica”, ben più di tanti depliants o filmati su YouTube.

Anche per questo, sperando di interpretare il pensiero dei Lettori di questo blog e di tanti mergani e non, che l’hanno conosciuto, stimato e apprezzato, sento di doverlo ringraziare e di dire che Amedeo mi mancherà. 
Ci mancherà.
CIAO, AMEDEO. CIAO “MARTELLO’” !!!

venerdì 3 gennaio 2014

(468) CAPODANNO IN COMUNE: ULTIMI "BOTTI" DI FINE MANDATO



E BUON 2014, dunque, a tutti i “tantuMergani”, ossia a Voi, fedeli Lettori di questo blog.
Si ricomincia!
Ma dove ci eravamo lasciati? Ah, già… dal Consiglio comunale della Vigilia di Capodanno!
Seduta straordinaria non solo per gli argomenti, ma anche per la partecipazione dei concittadini: ad un certo punto eravamo addirittura in 7! E’ stata una seduta bella a vedersi, anche se brutta per i contenuti.
L’Opposizione si è presentata unita e all’attacco: ciascuno (Dante Stopponi, Lorena Barbaresi, Flavio Vai e Martina Corinaldesi) con un ruolo e con argomenti chiari e forti.
La Giunta, invece, in evidenti difficoltà, scantona, ostenta spavalderia e insofferenza verso l’opposizione ma, sia pure con forti dosi di scetticismo è costretta ad ammettere che, in effetti, qualcosa non è andata per il verso giusto, in particolare per la nota questione del “debito fuori bilancio”, attestatosi ormai – è ufficiale – a poco meno di 10mila euro.
Impressionante (per chi ancora si impressiona…) la “scena muta” recitata dai 4 consiglieri che reggono la maggioranza: i 2 “finiani” (Marco Barattini e Paolo Corinaldesi) e i 2 rimasti nel Gruppo originario “de Peppe e C.” (Michele Gatta e Andrea Ballarini): su tutte le rilevanti questioni affrontate dal Consiglio (debito fuori bilancio, “licenziamento” della Segretaria comunale, cambiamenti allo Statuto della Casa di riposo) sono riusciti a non pronunciare una sola vocale!

I Gruppi di opposizione si sono presentati all’appuntamento con una Relazione di una decina di pagine, che ripercorrendo la vicenda del “cambio del gestore” del ristorante in Via C. Battisti 14, riporta alla memoria la “simpatica gara” per l’affidamento della gestione dell’immobile, che vide una sola concorrente presentare una proposta più che modesta, neanche interamente rispettata, e mette in rilievo come e perché il Comune avrebbe potuto (o dovuto?) evitare di “strafare” nella esecuzione di un progetto non suo, perché commissionato da altri ad un professionista privato, e come e perché la vicenda sia stata gestita con scarsità di controlli, di rispetto di procedure e di adempimenti formali, tanto da generare il “buco” di cui s’è detto.
Mi riprometto di pubblicare, su questo blog, sia pure per ampie sintesi e stralci, quella Relazione dei Consiglieri di Opposizione. Abbiate pazienza!

Il Consiglio ha poi preso in esame la proposta della Giunta sulla risoluzione unilaterale, dopo appena 1 anno, della convenzione stipulata con Serra San Quirico per il Servizio di Segreteria. In pratica, di dare il “ben servito” alla Segretaria comunale, Dott.ssa M. Fiorenza Romaldi, che tornerà quindi a tempo pieno nel Comune si Serra San Quirico, di cui è titolare.
Perché questa decisione, a pochi mesi ormai dalla fine del mandato amministrativo?
L'assessore Cinti, che ha svolto la parte principale dell’accusa, ha parlato della necessità di “conseguire risparmi di spesa”, ma poi accenna ad “alcune divergenze” insorte col Segretario comunale, guardandosi bene dal precisare di più e meglio.
Per tutta risposta, il consigliere Vai ha espresso meraviglia e forte dissenso.
La proposta “lascia di stucco”, perchè è a ridosso delle elezioni e l’Amministrazione non ha una proposta alternativa; poi rileva che, siccome l’Amministrazione ha avuto problemi sia col Responsabile dell’Ufficio Tecnico, geom. Cuicchi (che, infatti, a fine anno se ne è andato) che con la Segretaria comunale, “è evidente che il problema è l’Amministrazione”! Invitando la Segretaria a restare per tutti i prossimi 2 mesi, le ha espresso, a nome di tutti  Consiglieri di minoranza, stima e apprezzamento per la sua correttezza professionale, oltre a solidarietà umana (a cui questo blog si associa).

Non sono mancate, a mio avviso, alcune cadute di stile come quando, ad esempio, il sindaco, in modo un po’ beffardo, ha affermato che le “criticità” del rapporto “non è che le attribuimo alla Segretaria”, “la colpa è nostra”; però a dover andare via è la Segretaria…

In verità, da tempo circolavano voci di lamentele per la gestione di alcune pratiche: ampliamento Elica, assegnazione case comunali, debito fuori bilancio, ecc., come rilevato dal consigliere Vai. Quanto siano fondate queste voci non sono in grado di dirlo.Tuttavia, a volare, in questa vigilia di Capodanno, non sono solo... i "piatti vecchi" di una volta!

E’ poi stata data risposta alla interrogazione presentata dai Consiglieri PD sulle modifiche apportate allo Statuto della Fondazione dal Consiglio di Amministrazione della Casa di riposo.
Ma anche questa è una “bad story” che merita adeguato spazio tra qualche giorno…

PS: Oggi parto. Vado a Praga, a trovare i nipotini e festeggiare il compleanno del più grande. Torno l'8 gennaio: BUONA EPIFANIA!