mercoledì 31 dicembre 2014

(543) TANTI AUGURI A TUTTI ! (tantuMergo... torna presto)

Cari Amici,
è un po' di tempo che trascuro questo blog e voi, lo so. 
Per adesso vi faccio gli auguri per il Nuovo Anno, sperando che sia migliore di quello che si sta appena concludendo e che tutte ( o quasi) le vostre aspettative e attese si realizzino al meglio.  
Poi prometto che dal prossimo anno i post riprenderanno le loro... normali pubblicazioni. 
Gli argomenti, in verità, non sarebbero mancati neanche nelle scorse settimane, ma hanno preso il sopravvento altre cose... e così cercherò di riproporveli nei prossimi giorni. 
Dunque a tra poco, e intanto, come si dice, vi auguro ancora "una buona fine e un migliore inizio d'anno" con questa canzoncina, che vorrei aggiornaste così:  "Oh, happy year, oh happy year ..."!

domenica 23 novembre 2014

(542) SONDAGGIO?


Della serie: "sondati e fregati".

di Lara Secchiaroli


Non volendo, il titolo di un nostro volantino, scritto per commentare la recente bizzarra scelta dell'Amministrazione comunale, risulta profetico: SONDAGGIO?
Infatti, chi l’ha visto? Dove sono i risultati? Cosa ne pensano e come li commentano il sindaco e la sua maggioranza?
Noi, come gruppo consiliare di minoranza, avevamo espresso in quel volantino tutte le nostre perplessità su una operazione mal congegnata e altrettanto male gestita. Avevamo ribadito la nostra preferenza (come da programma elettorale) per la “soluzione Vallesina”, ma avevamo anche dichiarato il nostro scetticismo rispetto a una consultazione fatta in fretta e furia e, soprattutto, senza nessuna preventiva informazione ai cittadini.

Il risultato, ci dà ragione. Come scritto in un foglietto quasi clandestino, affisso per poche ore alla porta a vetri del Comune, solo 177 cittadini sono andati a votare. Di questi, solo 24 sono stati a favore della “soluzione montana” mentre ben 150 si sono dichiarati a favore della “soluzione Vallesina” (3 fra bianche e nulle).
L’impressione è che l’Amministrazione non abbia voluto divulgare molto il risultato, il quale, certamente fotografa la gestione maldestra dello strumento democratico, vista la prevedibile affluenza minima, ma, allo stesso tempo, dimostra la volontà inequivocabile dei cittadini di rivolgersi verso i comuni della Vallesina.

Mi domando: i mergani che, volenterosamente, sono andati a votare, non meritano di conoscere il risultato della consultazione, magari con la pubblicazione sul sito del Comune e con l’affissione nella bacheca comunale (magari pure nelle bacheche nuove, da dove la maggioranza lancia i suoi strali perfino verso la Pro Loco)?

Poi, sabato, mi è stato consegnato l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, previsto per il prossimo venerdì 28, alle 18.30, e noto che ben 3 punti riguardano l’approvazione di Convenzioni con il comune di Serra San Quirico. 
Ma come? Serra San Quirico, infatti, sarà uno dei comuni della costituenda Unione dei Comuni Montani, quindi questo significa che si andranno a stipulare convenzioni in netta controtendenza rispetto all’ipotesi Vallesina, in spregio totale all’esito del referendum (e anche del buon senso, a mio avviso).

Nella lettere che il Sindaco aveva inviato ai cittadini per invitarli alla consultazione, si dichiarava, fra l'altro, che “si tratta di una forma di consultazione popolare il cui esito sarà tenuto in ampia considerazione soprattutto se la partecipazione risulterà significativa”. Vabbè che è stato un semi-flop, ma l’indicazione è schiacciante e chiara: 150 a 24.
 Qui si tratta di ribaltamento totale, menefreghismo assoluto. Su una media di circa 700 votanti nel comune di Mergo, circa un quarto si è recato ai seggi e si è espresso nettamente… 
Non aggiungo altro, perché non avendo fissato un quorum di validità, l’Amministrazione, in questo modo, sta apertamente prendendo in giro (per parlar pulito...) i cittadini di Mergo.

Di seguito, il volantino che avevamo scritto e affisso nelle nostre bacheche 


venerdì 24 ottobre 2014

(541) A TUTTO CAMPER…e altro

di Lara Secchiaroli

Il Sindaco, sempre bontà sua, risponde a rate.

Sono arrivate le risposte (datate 13 ottobre e protocollate il 15) ad altre 2 interrogazioni che avevo presentato il 6 settembre scorso… Siamo fuori tempo con l’accuso, ma ringrazio lo stesso.

Una interrogazione ha riguardato l’utilizzo delle risorse reperite con la TARI (tassa rifiuti). Tra i costi che vengono coperti con questa tassa, mi aveva colpito una voce: € 5.618 per “realizzazione di ecocentri, campagna informativa, consulenze, sacchetti biodegradabili e quanto non compreso nelle precedenti voci” e quindi avevo chiesto:
-          come e quando il Comune intende organizzare “la campagna informativa”;
-          come e quando verranno distribuiti ai Cittadini i “sacchetti biodegradabili”;
-          di quali “consulenze” l’Amministrazione intendesse servirsi.

La risposta del Sindaco è stata disarmante ma per certi versi anche interessante.
In realtà, dice, solo  € 1.818 sono destinati alla “campagna informativa” ecc. mentre tutto il resto, ossia ben € 3.800, sono stati iscritti ERRONEAMENTE in quella voce del bilancio, dato che detta somma deve andare a coprire, sentite un po’, “crediti inesigibili derivanti da fallimento o procedure concorsuali” (e per questo andava iscritta ad altra voce).
Ma, dico io, a parte questo errore davvero grossolano (chi ne risponde? L’assessore al bilancio, ossia lo stesso sindaco? E come mai nessuno se ne è accorto? Ci voleva la mia interrogazione?) mi spiegate perché dovremmo pagarli noi Cittadini i… “buffi” di chi fallisce?

Quanto alla “campagna informativa”, il Prof. Cola  dice che ancora non ha stabilito niente riguardo alla utilizzazione di questi fondi (ha ragione, che fretta c’è? in fondo siamo solo a fine ottobre e mancano ben due mesi alla fine dell’anno contabile…). E poi dice che tale indecisione è “in vista di presunte novità riguardo la gestione dei rifiuti”. Presunte? Ma ‘ste novità ci saranno o no? Boh, mistero!

Ma veniamo ai “sacchetti biodegradabili”: dice il prof. Cola che la loro distribuzione non ci sarà “per indisponibilità di risorse”. Tutt’al più, il Comune può comprarli e poi rivenderli ai Cittadini “a prezzo di costo”. No, dico, cos’è, ci si voleva forse anche guadagnare sopra?
Insomma, cari Concittadini, se volete i sacchetti biodegradabili per la ‘monnezza’: comprateveli!

Il Sindaco termina sempre rammentandomi che “le prerogative di Consigliere risultano determinanti per il conseguimento degli scopi istituzionali per i quali sono previste”. Grazie, prendo nota.

*          *          *

Nell’altra interrogazione ho chiesto lumi sul conferimento della “Bandiera Gialla del Turismo Itinerante” del maggio scorso. Vi ricordate il carosello di caravan e roulottes che ha invaso allegramente il Paese? Ecco, passata la festa, ho chiesto quanto ci è costato.
Non l’avessi mai fatto!
Il Sindaco risponde che “la manifestazione del 30.04.2014 ha posto una pietra miliare nella promozione turistica del Comune di Mergo” (SIC!), “divenuto noto nell’ambiente del turismo itinerante” (ariSIC!), “l’indubbio successo della manifestazione è certamente stato riconosciuto dai mergani, se è vero che l’ex sindaco Corinaldesi, principale artefice, alle successive elezioni è stato il candidato consigliere più votato” (ari-ari-SIC!) 
A parte il fatto che se Peppe è stato proprio così bravo, mi chiedo come mai non gli abbiano fatto fare il secondo mandato. Inoltre, mi danno ragione sul sapore elettorale della kermesse, aggiunta al libro fotografico, con tanto di consegna “a mano”, al funzionamento breve ma intenso del Touch screen, al posizionamento dei gazebo e la relativa telonatura, all’assegnazione (in taluni casi una auto-assegnazione) degli orti sociali, etc, etc…un mese vissuto intensamente...

(Io comunque ‘sta risposta l’ho già sentita, dalla bocca di Peppe riguardo altri argomenti, e poi da parte di qualcun altro, che mi pare andasse dicendo che, visto che ha preso un sacco di voti, allora non deve render conto a nessuno).

Poi il sindaco dice che i costi dei viaggi con gli autobus comunali (benzina, autisti, eventuali straordinari), per scarrozzare gli illustri ospiti camperisti, non sono quantificabili e  sarebbero comunque somme modeste, tirando in ballo eventi accaduti più di 10 anni, all’epoca della “amministrazione Ricci”, quando non ero a Mergo e non ero comunque consigliere comunale: ma che c’azzecca? Qui devo ricordare che:
1) Io mi chiamo Lara Secchiaroli, sono consigliere comunale di opposizione da maggio 2014, e abito a Mergo da circa 10 anni, ergo non c’entro e non so nulla di quanto successo prima;
2) se si vuole fare riferimento a vicende che si ritiene poco regolari, dovere del sindaco - e di qualche suo “stretto” collaboratore - è riferire all’Autorità competente;
3) se poi qualche amministratore di oggi era consigliere comunale, magari di opposizione, all’epoca dei fatti, domando: perché non si è mosso prima?

Resta il fatto che le interrogazioni dei consiglieri comunali sono atti ufficiali e i sindaci dovrebbero “rimanere sul pezzo”, ossia rispondere nel merito. Il resto sono “quisquiglie e pinzillacchere”, per dirla col grande Totò.

Tornando alla festa per i camperisti, il Dott.Cola scrive che “alle spese per gli automezzi si sommano € 470 per ristorazione degli ospiti presso “la Locanda dei Ribelli”, € 30 per il pernottamento Dirigente della Associazione Camperisti Turistici d’Italia presso Hotel Lidia e €119,66 per le targhe”. In totale, dunque, si tratterebbe di € 619,66 “a fronte dell’importo di €280,75” donato dai camperisti stessi. Nelle spese, ovviamente, il sindaco non calcola il costo del carburante per i pulmini, quello del personale dipendente usato per guidarli e quelli per la scorta agli stessi effettuata con l’auto blu (anche se è una Punto bianca) del Comune; come non calcola il costo di smaltimento dei liquami sversati nella apposita “fossa” e, soprattutto, dell’energia elettrica abbondantemente attinta da molte prese, fisse e mobili, messe a disposizione nell’area camper.

Dice infine il sindaco che il convegno si ripeterà nella prossima primavera, mentre sono già in atto prenotazioni di gruppi in ottobre e novembre.
Ma, scusate, prenotazioni “de che”? visto che l’area camper è aperta gratuitamente a tutti, i camperisti arrivano e sversano i liquami, riempono i serbatoi d’acqua, ricaricano le batterie, tutto completamente gratis, per non parlare della LocnoLoc, sulla quale stendo un velo pietoso!

E poi il Sindaco ci rifà, e tira in ballo “le faraoniche opere che nel recente passato hanno ingoiato fondi pubblici senza quasi entrare in funzione, vedi, ad esempio, il campeggio super tecnologico del lago Fossi, ridotto in abbandono, cospicuamente rifinanziato a più riprese e rifinanziato e lasciato nel più totale degrado”.

UFFHHH! Aggiungo a quanto già specificato sopra:
1)      Il lago Fossi si trova forse nel comune di Mergo? No.
2)      E’ della Comunità montana. Accomodatevi, please, lì c’è il Commissario Straordinario sig. Fabrizio Giuliani, ma fino a poco tempo fa c’era anche un consigliere di maggioranza di Mergo, tal Paolo Corinaldesi, assessore in Comunità Montana, guarda caso, proprio con delega al turismo. Cola chieda a lui.
3)      E poi, ma il sindaco non fa più parte di quel “Comitato dei sindaci”, che ai sensi della Legge regionale n. 5/2014, deve supportare il Commissario straordinario della Comunità montana? E allora perché non fa lui una bella interrogazione a Giuliani sul “campeggio super tecologico del lago Fossi”?

Ma, porca miseria, vogliamo rispondere a tono?


lunedì 13 ottobre 2014

(540) - “…MA CHE TE LO DICO A FARE!”



Di Lara Secchiaroli
Sulla mensa dell’asilo e altre amenità

Glielo abbiamo detto per ben 2 volte, in due Consigli comunali: “Coinvolgete almeno i genitori sulle future scelte riguardo l’affidamento del servizio mensa dell’asilo”. Niente, hanno tenuto tutto nascosto, e poi: et voilà! Affidamento al ristorante “La Locanda dei Ribelli”.

Come prevedibile, la scelta ha creato parecchi malumori, c’è stata anche una spedizione di alcuni genitori dal sindaco (mi dicono parecchio arrabbiati), tanto che il sindaco stesso ha inviato lettere di scuse personali alle famiglie interessate.

Ma vediamo i termini dell’affidamento, così come descritti nella determina del Dott.Messa (per chi fosse interessato a leggere tutto il documento, questo il link alla pagina del sito del Comune, poi cliccate su “visualizza il documento”: http://82.191.106.181/c042024/de/at_p_deter_dettag.php?x=b2a76197e1d78c9ccfde2bc3d0f505f9&ATPRSER=14120&pag=&ATPRUOR=&ATPRPRD=&anno_determinazioni=&determinazione_dal=&determinazione_al=&ATPRGDE=&ATPRCUF=# ).

Dice il Dott.Messa che è stata effettuata indagine di mercato per la verifica della disponibilità ad effettuare il  servizio per un prezzo pari a Euro 6,79 iva compresa  al 4 % per ogni pasto (Euro 6,53 + iva 4 %),  per l'anno scolastico 2014/2015 dal 06-10-2014 al 30-06-2014 per un numero presunto di 170 giorni di apertura con un numero presunto giornaliero di utenti pari a 18,  per un importo presunto complessivo  di Euro 19.981,80 + iva al 4 %,  da conguagliarsi mensilmente  in base al numero effettivo di pasti,”.
A parte l’errore nella indicazione della data di fine dell’affidamento del servizio (30.06.2015, non 30.06.2014), vabbè, la vedremo questa “indagine di mercato”… ma poi si passa all’elencazione degli obblighi della Ditta (fornitura, trasporto, pulizie, personale), si chiarisce che nel prezzo di ogni pasto è compreso uno spuntino/colazione (comprendente frutta fresca e/o biscotti secchi e/o fette biscottate - marmellata e  latte e/o te’  e/o succhi di frutta 100% e/o yogurt (esclusi i docenti e il personale non docente) e il pranzo (comprensivo di: un primo piatto; un secondo piatto con contorno e carne o pesce; pane fresco; frutta fresca; 1/2 litro di acqua minerale naturale.).

Mi paiono molto interessanti anche le disposizioni dell’art.7: “Qualità dei pasti”, che invito a leggere per intero nel documento, io mi limito a sottolineare questa disposizione: “Dovranno essere utilizzati prodotti regionali e comunque a “filiera corta”. Dovranno essere privilegiati i prodotti con marchio QM (Qualità Marche) che rispondono ai seguenti requisiti  fondamentali: No OGM; Qualità Superiore; Sicurezza alimentare; Rispetto dell'ambiente; Benessere degli animali; Trasparenza a tutti i livelli.

Inoltre, sono previste regole molto stringenti anche per “Locali, attrezzature e trasporto” e viene messa a disposizione della Ditta la cucina dell’asilo, che la Ditta stessa può decidere di utilizzare o meno.
Nel documento si parla di controlli (ad opera di dipendenti del Comune e di tutti gli altri enti preposti) e di penali, per eventuali negligenze o mancanze dell’appaltatore. Insomma, un documento molto dettagliato, che i genitori farebbero bene a conoscere, per poter controllare e rivendicarne il rispetto.

L’Amministrazione ha fatto questa scelta (anche se non esistono documenti ufficiali “di indirizzo” della Giunta, ma, appunto, solo la Determina del Dr. Messa), io posso solo notare che si è deciso di affidare il servizio ad un ristorante, senza neanche interpellare altre aziende del Comune, senza informare il Consiglio comunale (e noi abbiamo più volte chiesto di essere informati), facendo trovare i genitori e i cittadini di fronte al fatto compiuto e amen. W la democrazia!

E poi ci sono le interrogazioni che ho presentato.
Premetto che la Legge dispone che l’Amministrazione debba rispondere alle interrogazioni entro un mese dalla presentazione. Delle 5 che ho presentato, 4 erano datate 6 settembre, e una 13 settembre: ad oggi, ho ottenuto solo risposta alle prime due.
Una riguarda le modalità con cui, recentemente, sono stati fatti controlli nei sacchetti dei rifiuti indifferenziati e l’assenza di campagne informative per i cittadini (che io nel testo auspico vengano attuate, in modo da mettere i cittadini nella condizione di operare bene, visto che la TARI copre anche i costi dell’informazione).
Il sindaco mi risponde che i controlli sono stati fatti nel rispetto della privacy dei cittadini (faccio notare che a proposito ci sono norme stringenti, i sacchetti non possono essere aperti davanti a tutti, e credo sia prevista la presenza dei proprietari stessi). Dice poi che “esiste una sorta di campagna informativa permanente e che comunque sarà periodicamente rinforzata con modalità in corso di determinazione”.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i cittadini.

Inoltre, il sindaco si concede una licenza poetica, aggiungendo che “nel ricordare che non si può fare una frittata senza rompere le uova posso con assoluta certezza comunicare che l’attività svolta ha dato risultati insperati” (Quali?).
Formidabile, infine, la sibillina e inconsueta chiusura: “la invito a insistere nell’utilizzo delle Sue prerogative di consigliere per il conseguimento degli importanti scopi per i quali esse sono previste”.
Gli avrò dato fastidio?
Ma non voglio pensar male, quindi mi permetto di rispondere qui, pubblicamente, al Sindaco, che il mio dovere, come consigliere di opposizione, è anche e soprattutto controllare che l’Amministrazione operi bene, nel rispetto dei cittadini e dei soldi che questi affidano agli amministratori, pagando imposte e tasse.

Il Sindaco (che una volta eletto è sindaco di tutti, non solo di quelli che lo hanno votato) dovrebbe agevolare queste mie attività, rispondendo nei termini di legge e in maniera dettagliata, se possibile.

L’invito a “insistere” compare anche al termine della seconda risposta, quella sul “Touch screen”, ovvero quell’oggetto misterioso incastrato nel vetro della porta d’ingresso del Municipio.
Ho chiesto di sapere come mai i cittadini abbiano potuto vedere il marchingegno funzionante solo per pochi giorni (mi pare intorno al 25 maggio…) e quanto ci è costato ‘sto scherzetto.
Risposta: costo complessivo € 2963,62, ovvero € 82,28 per la staffa, € 1.287,44 per la pellicola, € 373,90 per il televisore e  € 1220 per il montaggio, “tutto pensato e sostanzialmente realizzato dall’ex sindaco Giuseppe Corinaldesi come centro di informazione a tempo pieno”: testuale (sic!).
Il sindaco, bontà sua, ammette qualche “incertezza” sul funzionamento, che il Comune non ha potuto affrontare, scrive,  “per la cronica difficoltà di spesa”, ma rassicura che il Touch funziona (ma ieri mattina, l’ho toccato e… non si è mosso!) e “ben presto le luci lampeggianti torneranno a vivacizzare l’ingresso del nostro Municipio”.
E io “insisto”: ma, con questi chiari di luna, vi paiono pochi quasi € 3.000 per ‘sto sfizio spento?

p.s. sulle altre interrogazioni (e su quelle che eventualmente presenterò in futuro) vi farò sapere.


martedì 7 ottobre 2014

(539) "SEMO TUTTI OMINI..." !!!



Il Consiglio comunale di venerdì 26 settembre 2014  - di Lara Secchiaroli

Passata poco più di una settimana dal Consiglio comunale del 26 settembre, sento certe voci di paese che potrebbero aiutarmi a dare un senso ad alcune affermazioni ascoltate in quell’occasione. Infatti, dalla caotica discussione che lì si è svolta, mi erano rimaste impresse vaghe affermazioni da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, senza che ne potessi capire veramente il significato.

Ma, andiamo per ordine.
L’elenco degli argomenti da trattare (detto anche: “ordine del giorno”), dopo la solita approvazione dei verbali, al punto 2, recitava: “Bilancio di previsione esercizio finanziario 2014 - stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio”.
Si tratta di atto dovuto, un adempimento di legge per cui, entro il 30 settembre di ogni anno, tutti i Consigli comunali devono riunirsi per verificare quanto di quello previsto dal Bilancio è stato fatto. 
A mio avviso, pochino, davvero pochino; per fare un esempio, neanche quei 4 soldi già stanziati per la promozione turistica sono stati spesi, se non pochi spiccioli… eppure abbiamo un assessore con tanto di delega alle attività ricettive e “ricreative”, come disse il sindaco nella prima seduta consiliare.

Del resto, proprio una ricreazione è sembrata la discussione che si è svolta nell’ultimo consiglio comunale, subito dopo il voto sull’unico punto, che ha visto noi della minoranza votare contro, per manifesta inconcludenza dell’atto, e, ovviamente, votare compatta a favore l’intera maggioranza.

Parlo di “ricreazione”, in quanto, subito dopo il frettolosissimo voto, il mio capogruppo Stefano Giaccalia ha chiesto al sindaco di poter affrontare alcuni argomenti, non presenti nell’ordine del giorno, ma di generale interesse. Beh, lì c’è stata un po’ di confusione, in effetti gli argomenti erano vari e di diversa natura, la segretaria allora ha detto che occorreva che il consiglio intero approvasse un’integrazione, e alla fine il sindaco ha detto che il consiglio si sarebbe chiuso così, ma che accettava di discutere “dopo” gli argomenti proposti, che anzi apprezzava la volontà di interloquire.
E allora l’assessore Giuseppe Corinaldesi, detto Peppe, per sottolineare la propria volontà di discutere insieme, senza il sigillo dell’ufficialità, se n’è uscito con: “…Semo tutti omini, tanto!”. Mi sono tornate in mente le parole che Sciascia fa pronunciare a Don Mariano ne “Il giorno della civetta” : “… e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà…”

Comunque, saremo pure "tutti omini”, ma ai vari argomenti e quesiti che Stefano ha proposto, non sono state date risposte. Provo a riassumere.

Sulle Convenzioni con gli altri Comuni, la risposta è stata: "vedremo, per adesso stipuleremo quelle minime necessarie, ci sono alcuni problemi per i vigili, anche gli altri comuni sono messi male, ci sono discussioni in corso, parteciperemo, etc, etc."

Sui gemellaggi, per i quali Stefano chiedeva uno sforzo per incentivare gli “scambi” di giovani (per imparare le lingue), ecco la risposta: "si può fare, ma se qualcuno conosce giovani interessati, che si facciano avanti (sic!), che le condizioni con Malta sono diverse…". Poi Peppe ha ammesso che il cartello del gemellaggio con Xaghra (Malta) non è stato ancora messo all’ingresso del paese, insieme a quello di Chevaigné, perché “costa”… ha qualcosa da dire il Comitato per il gemellaggio?

Sulla mensa della scuola materna, di cui, come detto da Stefano, non si sapeva ancora nulla (eravamo a pochi giorni dal I° ottobre, data di inizio del servizio), e come sottolineato da Giovanni Spugni, molti genitori sono preoccupati e arrabbiati (ma è un eufemismo), hanno risposto che: “ci stiamo organizzando, vedremo, e poi voi non vi preoccupate, noi abbiamo detto che garantiamo la mensa, poi, come lo faremo sono fatti nostri” (il consigliere Tacconi, parla poco, ma chiaro).
Abbiamo provato a replicare che ci era stato accennato, quando già avevamo posto la questione in precedenti consigli, che l’Amministrazione aveva l’intenzione di affidare il servizio alla stessa cooperativa che gestisce il nido, che sarebbe stato utile sapere come si intendono affrontare i problemi che, inevitabilmente, quella soluzione potrebbe comportare, e il capogruppo Giaccaglia ha anche ricordato che io stessa avevo rivolto l’invito all’Amministrazione di coinvolgere i genitori nelle scelte. Ricordo che l’invito era stato lasciato cadere nel vuoto, con frasi di circostanza e battute. Oggi, voci di paese mi dicono che è stata imboccata un’altra strada… attendo gli atti ufficiali, e poi ne riparleremo.

Per inciso, sono in attesa anche delle risposte ad alcune interrogazioni che ho presentato, e di cui vorrei informare i cittadini, così tanto per dire che cambiano le persone, ma il vizio di ritardare fino all’ultimo giorno utile (e anche oltre...) le risposte non cambia mai, pare.

In ultimo, abbiamo chiesto che fine avesse fatto il debito fuori bilancio del 2013, dovuto alle spese per la ristrutturazione dei locali del Comune affittati al ristorante “La locanda dei ribelli”…risposta: “POUFF! Svampato!” Scambio di sguardi imbarazzati, e poi si sente la voce di Alberto Cinti, non più consigliere, ma presente come cittadino (del resto si stava parlando in libertà, niente di ufficiale), che afferma, più o meno, che la delibera relativa al debito era già stata ritirata dalla precedente amministrazione, in quanto le ditte che vantavano crediti per i lavori eseguiti avevano “rinunciato” ad essere pagati, che, tra l’altro, questi crediti non erano stati “fatturati” (allora la delibera ritirata, su cosa si basava?), quindi si riteneva chiusa la vicenda. Lo stesso Cinti ha aggiunto che, all’epoca, la ragioniera aveva chiesto alla segretaria comunale in carica (dott.ssa Romaldi) se occorressero ulteriori pratiche per chiudere definitivamente, ma che non aveva ottenuto mai risposta.

Ho avuto come l’impressione che la questione non fosse così pacifica, e la confusione che ne è scaturita dopo ha certamente aumentato i miei dubbi, e poi la stessa segretaria ha detto che si sarebbe informata, magari coinvolgendo anche il revisore dei conti, ma il sindaco si è alzato, molti consiglieri, giustamente, volevano andare a casa, e ci siamo avvicinati a gruppi all’uscita… tranne Cinti, che si è messo a parlare fitto, fitto con la nuova segretaria comunale.

mercoledì 17 settembre 2014

(538) DOMENICA 21: IL PARCO FA ANCORA FESTA!

Dedico questo post alle amiche ed agli amici conosciuti nel Corso di Nordic Walking, giunto alla sua 2° delle 5 lezioni, promosso dall'ASUR n. 2 di Jesi, Dipartimento di Prevenzione, Servizio di Igiene e Sanità pubblica e tenuto dal Dott. Giampiero Marinelli e dai suoi valenti Collaboratori.

Nel fare ciò, mi ricollego idealmente al post n. 530 del 3 settembre scorso (http://mergo-maderloni.blogspot.it/2014/09/530-il-parco-festeggia-e-io-ricordo-che.html) , per ricordarvi la possibilità di passare una domenica un po' diversa dalle altre, con una "scarpinata" nella Pineta di Monte Predicatore, a Genga, in uno degli ambienti più belli del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi.

La locandina qui riprodotta dice tutto.
L'appuntamento è per domenica prossima, 21 settembre, presso l'Albergo-ristorante Magrini, ai piedi della strada che porta al Castello di Genga, una volta lasciata la Provinciale che porta al bivio per Sassoferrato o Arcevia.

Per chi vuole fare anche il percorso di andata, in salita, ci si trova alle ore 13.00.
Per chi, invece, vuole fare solo quello di ritorno, ci si vede alle 14.30, sempre lì. Un autobus porterà al valico del Monte e poi è tutta discesa (che non è meno faticosa della salita...).
Anche se l'impresa non è proibitiva, è ovvio che è consigliabile un minimo di allenamento e un abbigliamento adeguato, a cominciare dai scarponcini da trekking e un k-way (non si sa mai...) comunque vestendosi a strati ("a cipolla").
Il resto del programma lo vedete. E' un po' cambiato rispetto a quello pubblicato nel post del 3 settembre, comunque prevede anche una parte formativa e culturale di indubbio interesse e... un aperitivo finale, che non guasta mai! Per non dire della bellezza dello stare insieme... e godere di un territorio che si pensa di conoscere, ma non è sempre così...

sabato 13 settembre 2014

(537) Ieri sera, a Serra, il concerto per la Settimana Rossa

Il video (molto, ma molto... amatoriale, come avrete visto) l’ho girato col telefonino ieri sera alla Festa de L’Unità di Serra San Quirico. Si tratta del brano finale del “Concerto per la Settimana Rossa“ tenuto dal gruppo musicale “Noncantoper cantare” di Senigallia: voce solista è di Antonella Vento spesso in duo col baritono Alen Abdagic, bosniaco di Sarajevo, Paola Pancotti al flauto traverso, Daniele Streccioni alla fisarmonica e Giovanni Spinozzi alla chitarra.
Il brano è una notissima canzone anarchica del ‘900 di cui, qui, viene ripreso solo il ritornello: “nostra patria il mondo intero, nostra legge la libertà, e un sol pensiero, ribelle in cor ci stà”, non abbisogna di commenti.
Il concerto è stato dedicato ai fatti della Settimana Rossa, di cui ricorre quest’anno il centenario, ricordati anche da una parte dei pannelli della Mostra allestita ed esposta nei mesi scorsi ad  Ancona (Mole Vanvitelliana), ed ha ripercorso, con alcune canzoni, il periodo storico dall’Unità d’Italia alla Resistenza, passando appunto per i moti del 1914 della Settimana Rossa che videro il protagonismo degli anconetani, ma anche, e forse ancor più, dei fabrianesi e anche dei serrani  (in pratica da “Il feroce monarchico Bava” che ricorda la repressione violenta dei moti popolari a Milano, da parte del gen. Bava Beccaris, a “Bella ciao”, canzone simbolo della Resistenza, passando per “O Gorizia tu sei maledetta”, “Addio Lugano bella”, altra canzone simbolo, stavolta  degli anarchici cacciati dalla Svizzera, a “Fischia il vento”, canto delle Brigate Garibaldi, le formazioni partigiane “rosse”).
Il concerto è stato preceduto da una dettagliata ricostruzione storica di quel periodo, da parte del giovane professore e storico Stefano Gatti, di Fabriano.
Insomma, se non ci siete stati, avete perso qualcosa… ma il Gruppo si esibisce spesso in scuole e teatri.

Per le prossime occasioni, cercate Antonella Vento su Facebook.

venerdì 12 settembre 2014

(536) TORNA la Festa De "L'Untà" (a Serra San Quirico).

Torna la Festa dell'Unità, nella vicina Serra San Quirico. Mancava ormai da alcuni anni e si faceva dalle parti di S. Elena in collaborazione con i "compagni e amici" di Mergo e Rosora.

Ora torna, nel Centro storico di Serra, ed è dedicata a Enrico Berlinguer, a 30 anni dalla sua morte.
La Festa si apre oggi e andrà avanti fino a domenica prossima.

Appuntamenti di rilievo: il concerto dei "NonCantoPerCantare" (stasera ore 19.30); il dibattito sul futuro delle Province (domani alle ore 18.00) e la proiezione del film su Enrico Berlinguer (domenica 14, alle ore 17.00) dopo la cerimonia di intitolazione allo stesso (ore 16.00) della sede del Circolo PD di Serra San Quirico (in Via A. Capitini,2).

(535) S.O.S. CHI L'HA VISTA?

Questa è TINA la gattina...
Messaggio urgente. 
Da ieri sera si è allontanata da casa TINA, la gattina.

Abita vicino alla strada provinciale che attraversa il Paese e, se gira lì intorno, la strada potrebbe essere, per lei, un pericolo.

Chi dovesse vederla per Mergo Capoluogo, telefoni cortesemente a Marcello (338.2200709).

TINA è una gattina socievole che si lascia avvicinare (con i soliti modi dovuti a un gatto), ma ovviamente questa è una operazione più facile per chi è già conosciuto da lei.

Se la vedete, dunque, telefonate. 
Grazie.

martedì 9 settembre 2014

(534) MERGO TOUCH? YES, MERGO... “TACE”!



Nei giorni immediatamente precedenti quello delle elezioni europee e comunali (25 maggio scorso), era stato uno dei “fiori all’occhiello” della Amministrazione uscente.
Insieme ad altri “botti” (lavori improvvisi a Angeli, il libro fotografico, ecc.), tenuti in caldo dopo anni di inattività, sulla porta a vetro di ingresso in Municipio, apparve uno strano schermo, reso più appariscente da una grafica strillata e accattivante. 
Non potevi non vederla. Tuttavia, per i più distratti, venne attivato – giorno e notte, ‘day and night’ - un gioco di luci psichedeliche, un ‘tourbillon’... stile Las Vegas!

Ed ecco a voi, Signore e Signori, MERGO TOUCH (Mergo tàc)! Il sottotitolo, per i più lenti di comprendonio, spiegava: “INFORMAZIONI” !

Anche questo, però, come tutti i giochi belli, è durato poco.
Passano pochi giorni, e soprattutto passano le elezioni, verso la metà di giugno, Mergo Touch si spegne, per la serie “passata la festa, gabbato lo santo”, e da allora non si è più ripreso.

A parte la infelice collocazione (il sole che batte sullo schermo lo rende inutilizzabile), ma a cosa doveva servire ‘sto marchingegno?
Doveva permettere l’accesso ad internet ed al sito istituzionale del Comune.
Doveva consentire di conoscere tutte le informazioni sulla attività dell’Amministrazione comunale.
Doveva, soprattutto, dare informazioni precise e circostanziate sulla attività turistica, sugli eventi e le manifestazioni, sulle varie strutture turistiche disseminate sul territorio, insomma doveva mettere in condizione ciascun forestiero di orizzontarsi e sentirsi subito a casa sua.
Insomma, a parte la infelice collocazione (ripeto), doveva fornire un servizio utile e interessante, importante per una moderna comunicazione. Appunto, doveva…

Purtroppo, da allora, 'Mergo Touch', TACE!
Niente più luci psichedeliche, niente accesso al sito web del Comune, niente più informazioni. Niente di niente. Perche? Boh! Tace anche la attigua bacheca comunale, sempre prodiga di avvisi e di annunci (anche quelli un po’ strampalati), dove magari si poteva mettere un “scusate il disagio, stiamo lavorando per voi, le trasmissioni riprenderanno il… 31 Giugno”!

Tornerà mai in funzione il Mergo Touch? E quanto (ci) è costato ‘sto scherzetto? Lo sapremo presto. C’è una interrogazione di una consigliere comunale di “Mergo#cambiaverso”.

venerdì 5 settembre 2014

(533) Altrimenti...ci arrabbiamo!

Ritorno sull’argomento animali e avvelenamento perché, proprio ieri, una mia amica di Rosora ha ricevuto l’esito definitivo delle analisi che sono state fatte sul cadavere del suo povero cane: morto avvelenato a causa di sostanza cumarinica (veleno per topi) ingerita tramite una salsiccia avvelenata.
Ovviamente, è stata fatta denuncia alle autorità competenti e spero che la giustizia faccia il suo corso, perché, per chi ancora non lo sapesse, avvelenare e uccidere un animale, anche selvatico, è un REATO e anche grave.
Rimando a questo link  del sito della LAV per informazioni dettagliate (http://www.lav.it/domande-e-risposte/bocconi-avvelenati), ma ci si può informare in molti siti di vario genere, basta googlare “avvelenamento animali” e si apre un mondo. Esatto, un mondo, perché il fenomeno è, purtroppo, abbastanza diffuso.
Comunque, brevemente, e per esser chiari:
L’uso di esche avvelenate è vietato. In più le sostanze velenose costituiscono una fonte di inquinamento ambientale, avvelenando catena alimentare, suolo e falde acquifere.
Avvelenare un animale è reato ai sensi degli artt. 544-bis e 544-ter (uccisione e maltrattamento di animali) del Codice Penale.
L’articolo 14 del T.U. Leggi sanitarie (Regio Decreto 27.07.1934, n° 1265) proibisce e punisce lo spargimento di sostanze velenose con reclusione ed ammende.
Per prevenire e contrastare il fenomeno il Ministero della Salute ha prorogato di un anno l’Ordinanza 10 febbraio 2012, sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche e bocconi avvelenati, la cui efficacia era di 24 mesi. La proroga è in vigore a decorrere dal 3 marzo 2014.
Le operazioni di derattizzazione e di disinfestazione, eseguite da ditte specializzate, debbono essere effettuate con modalità tali da non nuocere in alcun modo alle persone ed alle specie animali non bersaglio e devono essere pubblicizzate dalle ditte stesse, tramite avvisi esposti nelle zone interessate con almeno cinque giorni lavorativi d’anticipo. La tabellazione deve contenere l’indicazione di pericolo per la presenza del veleno, gli elenchi identificativi del responsabile del trattamento e l’indicazione delle sostanze utilizzate.
Al termine delle operazioni il responsabile della ditta specializzata deve provvedere alla bonifica del sito.
L’utilizzo di rodenticidi, non racchiusi in appositi contenitori di esche, può essere autorizzato previa comunicazione al Ministero della Salute.
Al  termine dell’operazione le esche non utilizzate debbono essere rimosse e va redatto un verbale di chiusura dell’operazione stessa. Nel verbale, che viene inviato in copia al Ministero della Salute, va indicato il numero di esche immesse ed il numero delle esche non utilizzate e rimosse.
In caso di avvelenamento, anche senza la morte dell’animale, c’è l’obbligo della denuncia (carabinieri, polizia, forestale, etc) e le autorità locali (sindaco e prefetture) devono provvedere a rimettere i luoghi in sicurezza.

Questo, per quanto riguarda atti non “dolosi”, per quei bastardi che, invece, buttano bocconi velenosi ad alcuni animali per vendetta verso i padroni, o perché l’animale dà fastidio, o per qualsiasi altro cavolo di motivo, oltre al reato, spero ci sia la pubblica riprovazione, e non dico oltre.

Attenzione, poi, a diserbanti e lumachicidi, cercando di limitarne l’uso, di delimitare le zone trattate e avvisare (ma intendo ritornare su questo argomento).

Non ripeto l’invito al reciproco rispetto del precedente post (possessori animali-altri cittadini) perché sono veramente arrabbiata, perché non concepisco come si possa deliberatamente avvelenare un animale, perché la sottovalutazione e la superficialità con cui molti, troppi, maneggiano e spargono veleni (pericolosi anche per i nostri bambini, non dimentichiamolo mai) sono considerate, ancora, poca cosa… invece sono atti delinquenziali, incivili e… GGHRRRRRRRRRRR!!!!!!

Lara Secchiaroli



(532) Angeli, area ex mattatoio comunale: che DISASTRO!

Angeli di Mergo: camminamento ecologico o... "Via dei Rifiuti"?


Come si sa, i “rifiuti” (che spesso possono essere 'materia seconda', ossia una “risorsa”) possono invece diventare “un problema”, quando non vengono raccolti, trattati e smaltiti o riutilizzati (riciclati) in modo adeguato.

Quando poi, un cassonetto diventa una mini-discarica o un sito, un’area più o meno fuori mano è abbandonato/a a sé stesso, fa la stessa fine. Perché lì una pagliuzza diventa dieci-cento pagliuzze (e una canna, diventa dieci-cento canne…) e, a quel punto, chissà perchè, c'è chi si sente autorizzato ad aggiungere qualcosa, che so: qualche sfalcio del giardino, un albero di natale usato, un mobile vecchio, magari con qualche elemento identificativo, una targhetta del proprietario, magari pubblico… e poi, non contento, pensando di far sparire tutto, può accadere che gli dà fuoco… non so se mi capite… ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale e non voluto, ecco: tutto ciò può davvero diventare… un piccolo DISASTRO ambientale!!!

Per evitare che ciò accada occorre molta buona educazione, molta consapevolezza del problema, molte “istruzioni per l’uso” e anche qualche controllo, umano (una visita della Polizia Municipale, ad esempio, in genere non guasta…) o tecnologico (che so, qualche telecamera, ma vera, però…).

Non guasterebbe anche qualche “buon esempio”.
Se i camminamenti posti sotto le Mura del Castello, nel Centro storico, diventano impraticabili per via dell’erba alta, dei rifiuti non asportati in tempo o di rami di alberi rotti e lasciati lì ad ostruirli (come è accaduto in Paese, a luglio e buona parte dell’agosto scorso), diciamolo: non è un buon esempio!

E cosa dire dell’area circostante l’ex mattatoio ora magazzino o deposito comunale, ad Angeli?
Una volta l’area chiusa con un cancello, inaccessibile se non al personale comunale autorizzato. 
Ora, però, da quando è entrata a far parte del camminamento lungo il fiume Esino (Progetto Flumen) è diventata di uso e di accesso pubblico, luogo di passeggiate all’aria aperta, magari per mamme e bambini, senza i pericoli e l’inquinamento del traffico automobilistico, o per una corsetta e il jogging, immersi nella natura, con la bella presenza del fiume e, se sei fortunato, anche la vista di qualche airone bianco o cinerino.

E cosa vi si trova, in quest’area siffatta? Di tutto e di più. 
Vecchi pneumatici di auto o di macchine agricole o di movimento-terra, telai semi-arruginiti di porte da calcetto, lastre che paiono pericolosamente di eternit (mamma, l’amianto…), materiali edili, tubi e ferraglie varie, più o meno arrugginite, un gazebo in legno (di quelli che si vedono da noi, lungo certe strade di campagna) forse venuto male.
Insomma, a vederli così, in larga parte sembrano veri e propri “rifiuti”, all’apparenza o male custoditi (non c’è uno straccio di recinzione o protezione) o più o meno abbandonati.

Di chi è quell’area? Di chi è la proprietà di quei “materiali”? Perchè non c'è recinzione o messa in sicurezza? C’entra qualcosa l’Amministrazione comunale?  Perché non si dà l’esempio e si pulisce (o si fa pulire a chi di dovere)?

Che senso ha guardare la evangelica "pagliuzza" nell’occhio dell’altro (le visite nei sacchetti di rifiuti dell’indifferenziata, di cui s’è detto nel post precedente), quando non si vedono certe "travi" nel proprio?

SINDACO, che “DISASTRO”! Per favore, provveda...

Pneumatici vecchi, vecchi telai di porte per il "calcetto"...
Pannelli ondulati: sono in eternit?

(531) RIFIUTI: in Comune si grida al “DISASTRO”!

La foto-denuncia affissa sulla bacheca del Comune
Forse sulla scia della più nota campagna di sensibilizzazione e denuncia attuata da Sogenus (vi ricordate i manifesti in cui le foto di cassonetti per rifiuti, trasformati in mini-discariche, vengono incorniciate e accompagnate dalla frase: “L’Artista ci mette la firma. E’ la tua?”) anche la nostra Amministrazione comunale ha voluto stigmatizzare alcuni episodi di malcostume nel conferimento dei rifiuti presso i cassonetti.

La foto che vedete, campeggia da giorni sulla bacheca del Municipio, nei pressi dell’ingresso all’Ufficio postale, in un punto di grande visibilità.
L’immagine è eloquente. Le 4 foto, sapientemente lavorate con una grafica ormai inconfondibile (sembra quella dei manifesti elettorali della Lista civica al potere, ma che imperversa anche altrove, su You-tube) mostrano - foto in alto - due contenitori di Via Ravalle straboccanti di rifiuti, sparsi anche a terra, e - foto in basso - il cassonetto che si trova nei pressi del cimitero, con rifiuti ‘sparniciati’ ovunque, tanto da sembrare opera di qualche animale selvatico o randagio che sia riuscito a salire sul cassonetto e poi a rovistare alla ricerca di cibo.

L’abbandono scriteriato di rifiuti non ha scusanti e ogni iniziativa di censura di certi comportamenti è benvenuta. Però…

Però, non so a quanto serva tutto questo. Non mi sembra di buon gusto sbattere queste immagini in faccia a tutti i Mergani, la stragrande maggioranza dei quali è certamente innocente (ma siamo poi sicuri che la cosa sia opera di mergani e non, piuttosto, di qualche avventore di passaggio...?).

Sia come sia, non mi sembra giusta questa operazione di “colpevolizzazione generalizzata”, questo "sparare nel mucchio", da parte di chi non solo non è riuscito ad individuare i colpevoli veri, ma neppure è stato in grado di far svuotare per tempo quei contenitori, evitando che diventassero micro-discariche a cielo aperto (fermo restando che, quando il contenitore è già pieno, non si debbono aggiungere altri rifiuti, peggiorando la situazione…)!
Considerato che i fatti mostrati non sono, per fortuna, usuali ma si sono verificati, presumo, a cavallo di un periodo particolare come quello di metà agosto, questa “esibizione muscolare” dell’Amministrazione comunale mi sembra davvero fuori luogo, spropositata e del tutto inefficace.

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E mi appare anche di cattivo gusto quanto sta accadendo da qualche settimana in quà ad alcuni contenitori della “indifferenziata”, assegnati a singole famiglie.
A quanto si apprende su Facebook, da questi contenitori i sacchetti dei rifiuti verrebbero prelevati e poi aperti e controllati da Operatori (?), direttamente sul posto, sotto le finestre dei cittadini interessati (e non), che potrebbero così assistere all’intera operazione ed... esposizione.
In caso di errori nel conferimento dei rifiuti, per il momento verrebbe lasciato solo un bigliettino che invita l’interessato a fare più attenzione, ma poi si potrà ricorrere anche ad altri mezzi di persuasione (multe?).

La rabbia sta salendo, specie da quando sono state recapitate le bollette della nuova tassa sui rifiuti, la TARI…!!!

Capiamoci: i controlli sono necessari, è chiaro a tutti, ma è proprio questa la modalità di effettuarli?
C’è chi trova in questo ‘sciorinamento’ in pubblico dei propri rifiuti, una sorta di violazione della sua privacy. Non si può evitare? Non si possono fare i controlli in luoghi più riservati, magari alla presenza degli interessati?
E soprattutto, prima di fare controlli, più o meno ‘a discrezione’ (già, chi e come decide “chi, dove e quando” controllare?) gettando nell’inquietudine i cittadini, credo che sia ora di attuare una seria, efficace e permanente opera di informazione, considerato anche che oggi la sensibilità di tutti, nei confronti di questo problema, è sicuramente molto più alta di un tempo.
Poi, è ovvio, “chi sbaglia, paga”.. Ma prima è necessario fornire a tutti le “istruzioni per l’uso”, precise e dettagliate.

Da questo punto di vista le “grida manzoniane” strillate dalla bacheca del Municipio-angolo Ufficio postale, mi sembra che servano davvero a poco. Diciamogli di smettere!

P.S.: Ma poi, sono davvero sicuri i Signori dell’Amministrazione comunale di star dando il buon esempio e di avere le carte a posto? Ma di questo vi dirò nel prossimo post…

mercoledì 3 settembre 2014

(530) IL PARCO FESTEGGIA - E io ricordo che...



Il Parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi festeggia i suoi primi 17 anni di vita, vigilia della maggiore età. E lo fa con le tre iniziative che vedete sul manifesto.

Correva l’anno 1997. In realtà la nascita del Parco era avvenuta già da un anno, dopo un lungo e complesso iter partecipativo delle Istituzioni e delle categorie sociali interessate. Ma inciampò nell’annullamento deciso dal Commissario di Governo per un banale ‘vizio di forma’ (la delibera amministrativa con cui il Consiglio regionale l’aveva approvato non poteva modificare la perimetrazione dell’area già prevista da una legge regionale, quella del PPAR (Piano Paesistico Ambientale Regionale), che non aveva impedito, però, la nascita di altri analoghi Parchi regionali. Così, per un cavillo, Giunta-Commissioni e Consiglio regionali dovettero ripetere l’iter istruttorio ed approvativo, in tutto e per tutto uguale a quello precedente, solo che stavolta aveva come oggetto una “legge” e non una semplice “delibera amministrativa”.
In realtà, pesarono l’acuto scontro con le principali Associazioni venatorie (Federcaccia, innanzitutto) e con i cacciatori della provincia, ben strumentalizzati e spalleggiati politicamente dalla “destra”, soprattutto l’allora Alleanza Nazionale, che, a difesa dei propri interessi e privilegi, avevano condotto una campagna allarmistica e terrorizzante con argomenti del tipo: “con il Parco gli abitanti residenti non saranno più padroni delle loro proprietà, saranno sottoposti a vincoli, divieti e multe salatissime, non potranno coltivare le loro terre come vorranno e nemmeno modificare le case con l’apertura di una finestra…” e baggianate di questo tipo, che però fecero presa sulla credulità popolare e colpirono nel segno, perché l’animo umano è più propenso a credere alle cose negative che a quelle positive.
In quegli anni e fino al 1999, ero il Presidente della Comunità montana, l’Ente che si battè “senza se e senza ma” a favore della istituzione del Parco (insieme alla Amministrazione comunale di Serra S. Quirico, guidata da Fabrizio Giuliani e ad alcune Associazioni ambientaliste: WWF, Legambiente, Italia Nostra).
In quella veste non mi sono mai sottratto alle diverse e accesissime assemblee pubbliche promosse, in particolare a Genga, dalle Associazioni venatorie e da un locale Comitato di Proprietari terrieri, contrarissimi alla istituzione del Parco; assemblee accesissime, dove non mancavano gli attacchi asperrimi, le provocazioni e qualche tentativo, per fortuna mai riuscito, di “buttarla in cagnara”. Costoro, del resto, erano fortemente sostenuti dalla Amministrazione comunale di Genga e dal Sindaco Dominici, che cavalcava, in più, l’argomento del “col Parco vogliono mettere le mani sulle Grotte, per togliercele”, a cui i gengarini erano ovviamente estremamente sensibili (peccato, però, che l’argomento fosse del tutto falso, come i fatti poi hanno dimostrato…).

Sostenevo a viso aperto e con fermezza le mie idee; contestavo le Cassandre che predicavano l’avvento di tutte le sventure e di tutte le disgrazie possibili e immaginabili. 
Ma soprattutto mi impegnai, insieme ai miei assessori (in particolare il Vicepresidente, prof. Sebastiano Mattiello) in un dialogo “porta a porta” con i cittadini e le famiglie del territorio del Parco (in particolare a Genga, dove la resistenza ed il pregiudizio erano particolarmente forti) confutando le previsioni di sventura e illustrando, invece, le buone conseguenze e le opportunità che potevano venire da una azione di protezione e tutela, ma anche di valorizzazione e sviluppo sostenibile di questa parte del territorio.
Oggi, a distanza di tempo, si può dire che, forse, non tutte le aspettative si sono realizzate, ma certamente non si sono avverate le sventure e le “profezie nere” dei menagramo.

Ma perché racconto qui, a “tantuMergo”, queste cose? 
Perchè ricordo che anche Mergo ha corso il "rischio" di entrare nel Parco. Molti anni dopo i fatti di cui sopra, ricordo di aver incontrato l’allora sindaco Corinaldesi, in un hotel di Portonovo (Ancona), dove si celebrava il Congresso della Federazione regionale dei Parchi e delle Aree protette e io vi ero stato invitato in qualità di ex-presidente della Federazione. Incuriosito dalla presenza del "mio" sindaco, chiesi qualcosa al Presidente di FederParchi, Giuliani, che mi disse che il "mio" sindaco era interessato all’inserimento nel Parco della Gola della Rossa e di Frasassi di una porzione del territorio comunale, visto che il confine passa vicinissimo (al Tribbio).

Fui piacevolmente sorpreso da tanta sensibilità ambientale, ma anche scettico delle reali possibilità di questa idea, visto che tra i suoi ‘supporter’ e amici politici, Peppe aveva parecchi esponenti della lobby venatoria e della proprietà terriera mergana. I fatti, purtroppo, mi hanno poi dato rapidamente ragione!

Le fortune turistico-ambientali  di Mergo, allora, sono state affidate a progetti meno ambiziosi e meno impegnativi: i “6 gazebo” disseminati nel territorio, che nessuno utilizza (ma i teloni di copertura sono costati oltre 800 €), e la fantasmagorica “Loc-No-Loc”, che doveva essere la “carta vincente” dell’ Area camper di Via Colli, quella che doveva sbaragliare le consimili aree esistenti, ma che anche quest’anno è rimasta desolatamente vuota; fatti salvi i 4-5 giorni a cavallo tra fine aprile e primi di maggio in cui l’Amministrazione ha fatto “l’americana”, offrendo ospitalità alberghiera e ristorativa alla fine di un inutile convegno (500 € di spesa prevista); transfert gratuiti, per giorni, con mezzi e dipendenti comunali; rifornimento elettrico e servizi gratis, per giorni, con costi mai quantificati, a una trentina di camper e relativi proprietari. Ovviamente, a spese nostre!

giovedì 28 agosto 2014

(529) ATTENTI AL CANE!


Attenti al cane, al gatto e a tutti i nostri animali, nel senso che circolano voci su presunte sostanze nocive sparse nel territorio di Mergo.
La settimana scorsa la mia cagnolina ha avuto problemi alle vie urinarie e il veterinario non è riuscito a comprenderne la causa, inoltre ho sentito che altri cani di Mergo hanno avuto recentemente problemi di salute di vario genere…
Ora, senza iniziare la caccia all’untore e presumendo la buona fede di chiunque, credo sia necessario richiamare tutti al doveroso rispetto delle norme di sicurezza circa l’utilizzo di veleni, esche, diserbanti e altro.
Così, allo stesso modo, mi sento di rivolgere un invito a tutti i proprietari di animali, perché si comportino in modo da rispettare le esigenze degli altri cittadini.
Ultimamente a Mergo numerose famiglie hanno adottato cani, e vedo che ci sono colonie feline (anche se sterilizzare almeno le gatte sarebbe una norma di civiltà, evitando barbare uccisioni e altre pratiche, tra l’altro vietate dalla legge), e, questo, a mio avviso è un bene, soprattutto per i bambini, in quanto ormai tutti gli studi scientifici concordano sui molti benefici che un cucciolo porta a noi umani, grandi e piccoli.
Ma non tutti amano gli animali, e occorre rispettare anche queste persone, non imponendo loro di sopportare né rumori né comportamenti scorretti. Questo nell’interesse di tutti, perché c’è tanto spazio, che credo si possa convivere serenamente, uomini e animali.

 Lara Secchiaroli